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POLITICA

Acqua: il candidato a sindaco Pintori “smonta” l’amministrazione Tersigni per punti

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma di Fabrizio Pintori, candidato a sindaco di Sora per il Movimento Cinque Stelle.

«Gli “Amici del MoVimento 5 Stelle Sora” prendono atto del contenuto del comunicato stampa della maggioranza consiliare pubblicato il 25 marzo u.s. (stralcio della lettera a firma del Sindaco, prot. n. 11747, in pari data). A tal proposito, si ritiene opportuno chiarire alcuni aspetti. In primo luogo, l’impiego da parte di semplici cittadini degli istituti di partecipazione, quali la petizione, sembra faccia sorgere in seno alla maggioranza una certa irritazione. Almeno, questo è quanto sembra emergere dai forti toni usati per cercare di svilire l’iniziativa sull’acqua.

I toni usati colpiscono prima di tutto, e soprattutto, i 525 sottoscrittori, vale a dire coloro che hanno riposto fiducia negli strumenti democratici. Si tratta di cittadini sorani che, in anni in cui si registra un allontanamento delle persone dalla politica per assenza di fiducia nei partiti, nelle forze politiche e nelle istituzioni, hanno partecipato attivamente alla vita pubblica e sono, pertanto, meritevoli di grande rispetto.

In passato, questo Meetup ha pubblicamente affermato che la partecipazione popolare non è né una pazziella né una caccavella, anzi la partecipazione diretta dei cittadini alla politica locale, anche attraverso la sottoscrizione di una petizione, è il sale della democrazia. L’attuale Amministrazione non pare gradire l’intrusione – se così si può dire – dei cittadini nelle scelte politiche. Si pensi, ad esempio, all’approvazione del progetto preliminare di illuminazione pubblica.

Tale progetto in seguito alle osservazioni pervenute dagli scriventi e dall’opposizione consiliare venne ritirato e successivamente, senza accogliere quanto proposto, fu ripresentato ed approvato. Si deve, altresì, ricordare il progetto Liris (la cd. navigabilità del fiume Liri) ove – ad opera ormai completata! – si svolse una conferenza stampa nella quale ai cittadini furono illustrate le caratteristiche dell’opera. Gli “Amici del MoVimento 5 Stelle Sora” sosterranno sempre tramite la cd. democrazia diretta la partecipazione popolare e certamente non avanzeranno mai ostacoli e mostreranno timori rispetto a tale forma di esercizio della democrazia.

In secondo luogo, le modifiche dello Statuto Comunale sono di competenza del Consiglio. In sede di discussione – più correttamente – la maggioranza avrebbe dovuto esprimere le proprie valutazioni di carattere politico, invece di inviare comunicati ai mass media in cui sono state espresse non condivisibili motivazioni di carattere giuridico in ordine alla potenziale illegittimità del contenuto della petizione popolare ai fini del suo inserimento nello Statuto.

La richiesta di modificare lo Statuto secondo la maggioranza: “….. non ha alcun valore normativo. …..”. Tuttavia, l’inserimento dei principi espressi nella petizione non rappresenta una novità nel panorama politico italiano, molti Comuni hanno già inserito i medesimi principi. A titolo esemplificativo si riporta il contenuto dell’art. 79, comma 6 dello Statuto di del Comune di Milano (comma inserito nel 2012): “Il Comune riconosce l’acqua quale patrimonio dell’umanità, bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente. Il servizio idrico integrato è di interesse generale ed il Comune ne assicura il carattere pubblico”.

Si possono, inoltre, citare:

  • l’art. 4 “Diritto all’acqua” dello Statuto del Comune di Vicenza (in vigore dal 17.05.2013);
  • l’art. 2, comma 3 quater dello Statuto del Comune di Bologna (la delibera che ha modificato lo Statuto è del 21 settembre 2015).

Pertanto, l’inserimento di tali principi nello Statuto non è inutile, come sostenuto dalla maggioranza, anzi permetterebbe a Sora di recuperare terreno nei confronti di altri Comuni della penisola. Salvo dover ritenere che altri Comuni italiani, compresi quelli citati, abbiano inutilmente perso tempo! Ovvero che l’O.N.U. abbia perso tempo approvando il 28 luglio 2010 la risoluzione che, per la prima volta, ha dichiarato l’acqua “Diritto umano universale e fondamentale”.

Infine, la maggioranza sostiene il superamento della petizione per l’approvazione della deliberazione consiliare n. 10, del 16 febbraio u.s. Anche questa volta si è dinanzi ad un giudizio politico che deve essere espresso in seno all’Assise cittadina nell’ambito della discussione sull’approvazione o il rigetto delle modifiche richieste con la petizione.

Contrariamente a quanto sostenuto il “superamento” non è avvenuto per due ordini di motivi:

a) si tratta di un atto dovuto. Infatti, ai sensi dell’art. 47 dello Statuto Comunale di Sora: “…… Il Presidente è tenuto comunque a porre all’ordine del giorno del Consiglio, entro 90 giorni, quelle proposte di competenza del Consiglio stesso (fra le quali rientrano le modifiche statutarie) sottoscritte da almeno 500 cittadini elettori. ………”. In favore a quanto sostenuto giova ricordare quanto è stato chiarito in sede giurisdizionale (sentenza n. 268, del 24 aprile 1996, TAR Piemonte Sez. II) in merito alle attribuzioni del Presidente del Consiglio Comunale in materia di convocazione di tale organo. La sentenza richiamata ha stabilito che il presidente, in caso di richiesta di convocazione del Consiglio da parte del prescritto numero di consiglieri “non può sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa (…) l’ammissibilità delle questioni da trattare, salvo che non si tratti di oggetto che in quanto illecito, impossibile o manifestamente estraneo alle competenze dell’assemblea in nessun caso avrebbe potuto essere posto all’ordine del giorno”;

b) la deliberazione richiamata concerne la delega assegnata al Sindaco per votare la messa in mora dell’attuale gestore idrico, non riguarda quindi l’oggetto della petizione.

Francamente l’argomentazione usata dalla maggioranza appare “fuori tema”, così come l’accenno al fatto che: “….. al Comune è sottratto il potere di espropriare in materia di opere del Servizio Idrico Integrato. … ”. Cosa c’entra questa argomentazione con la richiesta di inserire nello Statuto i principi di diritto indicati nella petizione? Sorge il dubbio se quest’ultima sia stata letta con la dovuta attenzione».

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