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CRONACA

ARPINO – Quadrini ribadisce: “Non ho chiuso nessuna scuola”

Redazione Sora24
Redazione

Il TAR conferma la legittimità dell’operato dell’Assessore Quadrini e della provincia di frosinone e della Regione Lazio. In data 25/05/2012 la sezione I ter del Tar Lazio ha respinto le istanze cautelari promesse dai Comuni di Sora, Frosinone e del Convitto Nazionale Tulliano. Ancora una volta l’Amministrazione Provinciale ha dimostrato di aver agito con buona fede e secondo quanto prescritto dalla legge.

“Intendo ribadire – dichiara Quadrini – che con il piano di dimensionamento non ho chiuso nessuna scuola, ma ho semplicemente riorganizzato gli istituti comprensivi, coerentemente con le nuove disposizioni normative per la razionalizzazione della spesa; inoltre giova ricordare che sopprimere un’autonomia non vuol dire chiudere una scuola ma semplicemente intervenire sul numero delle dirigenze al fine di evitare un proliferare di stipendi dirigenziali.

Sono peraltro molto contento, in primis da assessore competente e poi da amministratore e cittadino di Arpino, che il Tar abbia rigettato la richiesta di sospensiva del Convitto Nazionale di Arpino dimostrando la bontà dell’iniziativa della Provincia di accorpare il Convitto all’Istituto Comprensivo Marco tullio Cicerone di Arpino, giudicando positivamente tale determinazione. Ho fatto tutto e sto continuando a farlo nell’interesse dei cittadini e soprattutto dei ragazzi e dei genitori, migliorando l’offerta formativa delle scuole. Sono contentissimo di tali determinazioni del TAR che dimostrano la mia e la nostra attenzione della Provincia per le scuole.

Per Arpino poi volevo tranquillizzare il personale che in questi giorni è in agitazione fuorviato da notizie false e soprattutto poco rispondenti alla normative scolastiche. Difatti, invito tutti ad adoperarsi per le iscrizioni che finora sono state pochissime appena 6 alunni e proprio questo determinerà la fine dell’Istituto se non si correrà ai ripari tutti nella risoluzione proprio di questi problemi degli iscritti.

Dopo l’accopramento tutto il nuovo personale farà del tutto per ricostruire quei fasti passati proprio del convitto e dei suoi convittori e questo potrà dare stabilità occupazionale che ora è a rischio per le politiche sbagliate e poco lungimiranti proprio dell’Istituzione e di chi vi opera. Io farò la mia parte soprattutto dal 1° settembre quando verrà finalmente firmata la convenzione che mi permetterà di spendere circa 1.500.000 di euro di fondi per risistemare la struttura e tutte quelle attività formative ad esse legate.

Il liceo potrà finalmente tornare in piazza municipio e il connubio con la scuola media porterà nuova linfa scolastica al paese attraverso il semiconvitto che finora non si è riuscito ad attivare. Questo garantirà futuro e stabilità all’Istituzione storica che merita tutte le nostre attenzioni e potrà essere potenziata l’offerta formativa attraverso nuovi indirizzi che sono pronto a dare alla nuova realtà che si sta venendo a costituire.

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