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CRONACA

Ascione, Baratta e Petricca: “Condividiamo l’appello dei genitori degli alunni della Rosati e del Liceo Classico. Valutare soluzioni alternative”

Redazione Sora24
Redazione

OPPOSIZIONE1

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma dei consiglieri comunali di Sora Massimo Ascione, Fausto Baratta, Enzo Petricca.

“Crediamo che le dichiarazioni del gruppo dei genitori degli alunni della Scuola Media Rosati e del Liceo Classico Simoncelli debbano essere prese nella giusta considerazione e non cestinate frettolosamente. Per questo, intendiamo fare nostro l’appello che hanno lanciato in favore della sicurezza dei loro figli. Era doveroso, come effettivamente è stato fatto, condurre accurati sopralluoghi a carico degli istituti scolastici in seguito al terremoto del 16 febbraio. Tuttavia, una volta verificato che esistono delle criticità a carico della scala interna dell’istituto in questione, perché non evitare ulteriori preoccupazioni a chi, ogni giorno, frequenta quei locali?

Non è intenzione di nessuno, questo deve essere chiaro, lanciare allarmi infondati o alimentare paure e incertezze. Ciò che chiediamo è soltanto una riflessione più accurata ed incisiva in merito a tale questione. Il palazzo degli studi di Lungoliri Simoncelli ha spesso, in passato, evidenziato gravi carenze strutturali cui nel corso degli anni si è cercato di mettere riparo. Se, in seguito al violento sisma che ha colpito Sora, simili carenze sono tornate a farsi sentire (nello specifico la scala interna, l’aula della biblioteca e l’adiacente segreteria) è segno che occorrono nuove azioni preventive. A tal proposito, come lo stesso comitato dei genitori ha affermato, è importante non fare confusione affermando che, pur se alcune componenti dello stabile risultano danneggiate, il fabbricato è nel complesso agibile. Ci sentiamo di condividere appieno le preoccupazioni dei genitori, che si rifiutano di accettare questo stato dei fatti e che, comprensibilmente, non si sentono per nulla rassicurati da queste conclusioni, visto anche quanto accaduto in occasione di altri eventi sismici come quello del 2009 a L’Aquila.

Perché non valutare, dunque, l’adozione di soluzioni alternative per garantire maggiore sicurezza e consentire agli alunni di recarsi a scuola in tutta tranquillità? Non è da escludere, nel raggio delle ipotesi, anche la contromisura prospettata dai genitori stessi. In questo modo, sarà possibile mettere in opera ogni genere di intervento che possa rendere agibile l’intero edificio scolastico senza tralasciare alcuna componente strutturale. Naturalmente, questo genere di attenzioni dovrebbe essere riservato a tutte le scuole del territorio, per le quali occorrerebbe un vero e proprio screening che le metta al riparo da qualsiasi rischio. In casi come questo è necessario agire con grande prudenza e maturità, poiché quando si tratta della sicurezza e dell’incolumità dei nostri ragazzi non è possibile adattarsi a contesti di vita che non siano pienamente soddisfacenti”.

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