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CRONACA

BUONE VISIONI (di Aaron Ariotti) – Il Cinema in TV martedì 2 Luglio

Redazione Sora24
Redazione

A casa mia il televisore arrivò relativamente tardi. Era  il 1981, avevo sei anni, e sulle tv private imperversavano i telefilm e i cartoni animati giapponesi . L’apparecchio a colori arrivò nei primi anni ’90 e la prima cosa che guardai fu  un film di Stanlio e Ollio, rigorosamente in bianco e nero. Invece  il videoregistratore giunse fuori tempo massimo, al compimento dei miei vent’anni. Riuscii a convincere i miei all’acquisto soltanto adducendo motivi di studio. Da quel giorno cominciò la mia attività di registratore folle. Prima di allora i film li avevo visti soltanto al cinema o quando li trasmettevano in televisione. Il primo film che registrai fu “Gremlins”; l’ultimo, prima dell’avvento dei dvd, fu “La vita privata di Sherlock Holmes”, film che, nonostante il titolo, non è un porno. A quel tempo ero in grado di guardare anche due o tre film di fila e magari, a sera, di accettare l’invito di un amico ad andare al cinema. Ora tutte quelle videocassette sono finite in soffitta, racchiuse in polverosi scatoloni di cartone, e chissà se l’usura le ha risparmiate. Perché questo preambolo, vi chiederete? Per due motivi, sostanzialmente: il primo è che martedì 2 luglio in televisione c’è poco o niente: è una di quelle giornate in cui un cinema in città farebbe davvero comodo; il secondo è che quel poco o niente che c’è, merita la vostra attenzione così come meritò la mia all’epoca della videoregistrazione sfrenata, tanto da venire immancabilmente impresso su supporto VHS.

La giornata scorrerà via, uggiosa, senza un reale motivo per accendere la televisione, almeno fino a sera e/o a tarda notte (sembra che gli autori di palinsesti si mettano d’accordo per trasmettere i film più belli quando la gente dorme). Si comincia alle 21,00, quando su Iris va in onda “Il grande sentiero”, storia vera di 300 Cheyenne che nel 1860 fuggono da una desolata e malsana riserva per raggiungere la terra degli antenati. Un film fortemente “politico” in anni in cui stare dalla parte degli indiani non era proprio all’ordine del giorno. Si tratta dell’ultimo western girato da John Ford e, in un certo senso, del suo testamento cinematografico. A mezzanotte, sempre su Iris, la comicità surreale dei Monty Python con “Monty Python – Il senso della vita”, di sicuro il lungometraggio più riuscito del gruppo britannico. Spassoso, trasgressivo, irriverente. Se non considerate necessaria nel comico la nozione di buon gusto, non perdetelo (anche se, in generale, i film dei Monty Python sarebbe il caso di guardarli in versione originale sottotitolata: spesso il doppiaggio è costretto a compiere vere e proprie acrobazie linguistiche per non tradire lo spirito dell’opera, e inevitabilmente la comicità perde l’ immediatezza primigenia). Alle 2.00 su Rete 4, “Giulietta degli spiriti”, grande spettacolo cinematografico a firma di Federico Fellini, una sorta di viaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie da parte della protagonista, Giulietta (Giulietta Masina), signora cattolica della borghesia romana, che dopo aver scoperto il tradimento del marito entra in crisi d’identità.  Infine alle 4,35 su Rai Movie, “Doppio gioco”, interessante noir di taglio espressionista diretto da uno dei maestri del genere, Robert Siodmak. Steve (Burt Lancaster) è un camionista di un’impresa di trasporti che sceglie di diventare un bandito per riconquistare la sua ex moglie risposata con il capo di una banda di gangster. Ma non è tagliato per fare il fuorilegge. Se non riuscite a guardarli tutti, in soffitta io ho sempre le videocassette. Buone visioni.

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