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POLITICA

«Eh, a Sora non si può mai far nulla!». No, si può fare eccome, ma non più “alla carlona”

Redazione Sora24
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Prima di realizzare un’opera pubblica per la comunità che rappresenta, un amministratore interessato alla bontà del proprio operato si pone sempre delle domande. In particolare, si chiede come e quanto possa tornare utile al cittadino una determinata opera, soprattutto in termini di praticità e comodità. Prendiamo ad esempio le pensiline che il Comune di Sora sta collocando sul territorio cittadino, lungo le otto linee del servizio bus urbano, in particolare sulla “3”.

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Questo è il percorso della suddetta linea: FS PIAZZA DE SICA – PONTE DI NAPOLI – S.ROCCO MAD.DELLA NEVE – CARPINE – ROMANA SELVA – SCHITO – BARCA S. DOMENICO – P.ZZA S.DOMENICO – V.LE S.DOMENICO – VIA NAPOLI – FS. P.ZZA DE SICA (Leggi tutti gli orari delle 8 linee)

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La navetta, quindi, transita solitamente su via Barca San Domenico in direzione di Piazza San Domenico. Le pensiline, invece, sono state collocate dall’altra parte della strada, rispetto al senso di marcia del bus. Invertiranno anche il percorso della navetta? Speriamo, perché in caso contrario gli eventuali passeggeri aspetteranno il mezzo sul lato giusto della strada e chiederanno la fermata allungando il braccio e mostrando l’indice, rendendo inutili le pensiline.

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Qualche considerazione, poi, va fatta anche dal punto di vista pratico. La pensilina è essenziale ma carina, bisogna dirlo. Tuttavia ci domandiamo: in caso di pioggia e vento, tipica situazione metereologica dell’habitat sorano, il cittadino come si riparerà? Inoltre, perché non è stata prevista una seduta come prevede ad esempio il modello immortalato di seguito? Ancora, le grandi lastre di vetro che chiudono la parte posteriore della pensilina erano proprio necessarie? Teoricamente sì, perché quello scelto dal Comune di Sora è un modello in uso anche altrove, basta cercare “pensilina bus” su Google Immagini. Praticamente no, perché nessuno pulirà mai quei vetri almeno una volta al mese mantenendoli in condizioni decorose, costerebbe troppo. Ma soprattutto, perché in periodo elettorale gli stessi vetri saranno molto, ma molto allettanti per coloro ai quali verrà impartito l’ordine di “incartare Sora”. Li vedremo quindi coperti da 10 strati di manifesti elettorali, è matematico!

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«Eh, a Sora non può mai far nulla!». No, si può fare eccome, ma bisogna operare con attenzione e non più “alla carlona”. Al posto del vetro, ad esempio, sarebbe stato più utile ricavare spazi per l’affissione di manifesti pubblicitari, od anche elettorali, magari con materiale più economico, in modo tale da recuperare i costi delle spese affrontate per le pensiline. Nel contempo, gli spazi occupati dai manifesti avrebbero certamente consentito la circoscrizione di eventuali atti di vandalismo, perché in una situazione del genere il massimo che si può fare è stracciare la carta.

Lorenzo Mascolo – Sora24

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