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CRONACA

Giorgio Rea: “Altro che abusivismo illustre, questa è un’illustre infamia!”

Redazione Sora24
Redazione

In risposta all’articolo pubblicato nella giornata di ieri, mi sento, indignato e amareggiato, in dovere di rispondere esclusivamente ai miei elettori e ai cittadini tutti, in virtù del fatto che non è stata semplicemente offesa la mia persona, ma soprattutto la sensibilità di coloro che hanno creduto e credono in me.
Si concretizza sempre più il sentore che da tempo percepisco, confermato dagli autori di questa falsa meschinità: non c’è spazio in questa becera politica locale per chi, come me, ha la volontà e sente il dovere di cambiare con la forza dei voti e delle idee un modo di amministrare fondato troppo spesso sulla cura degli interessi privati. Tutta l’accusa elaborata nelle poche righe dell’articolo si basa sulla abusività di un immobile, un’accusa che cade da sé per il fatto che non si tratta di un “casotto” ma di un prefabbricato ligneo da cantiere temporaneo, usato come stoccaggio dei materiali e al servizio di numerosi operai.
Sono convinto che l’accaduto sia un chiaro segnale teso a sovvertire la volontà popolare. Sono stato eletto per volontà del popolo sorano, e questa infame azione sottolinea il desiderio di distruggerla e di sotterrarla. Crediamo nella democrazia e nella trasparenza e un simile gesto non fa altro che offendere le basi su cui queste si poggiano, assicurando ai cittadini che non permetteremo mai che la “furbicrazia” possa prevalere sulla meritocrazia.
Inoltre, tutte le documentazioni presentate erano in totale regolarità, in quanto si trattava di una concessione provvisoria compresa di certificato sismico che, trattandosi di un prefabbricato in legno, è fornita dal produttore stesso. Ad ogni modo, non appena è giunto il mandato di demolizione, ho tempestivamente provveduto alla rimozione dell’oggetto in questione. Per cui, la foto pubblicata ad oggi risulta essere un’immagine falsa e tendenziosa. Invito chiunque a giungere sul posto per controllare personalmente la veridicità delle mie parole. Su quel terreno non c’è più alcun “casotto”!
Infine, e non certo per ordine di gravità, denunciamo il furto degli atti amministrativi che mi sono stati, sottratti da ignoti presso il settore urbanistica del comune di Sora, fotocopiati e consegnati nell’impropria sede della redazione di un giornale locale, dove mi sono stati personalmente mostrati.
Un fatto perseguibile non soltanto dal punto di vista morale, ma anche da quello legale. Confido nello sviluppo delle indagini al fine di arrivare ai colpevoli di un reato così grave. Sono certo che i cittadini continueranno a vedermi con la stessa onestà con cui ho sempre agito, consapevole di essere stato vittima di un processo oltraggioso.

GIORGIO REA – Assessore ai Lavori Pubblici

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