In migliaia a Sora per la notte dei “100% batteristi”. Grande entusiasmo in rete [FOTO]

Redazione

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«Bellissimo! Ma davvero siamo a Sora?», si chiedeva ironicamente qualcuno ieri sera nel vedere quel mare di gente sul Corso de’ Volsci. Ebbene sì, eravamo a Sora e stavamo assistendo ad una manifestazione ideata proprio qui, dentro casa nostra, e confezionata a mestiere dalla concreta e proficua collaborazione tra Music Station e Officina dell’Arte “Le Muse”.

Per chi non lo sapesse, l’evento “100% Batteristi” è giunto alla sua quarta edizione, a testimonianza del fatto che, quando le cose si organizzano con impegno e lungimiranza, non solo riescono bene ma diventano anche e soprattutto un punto di riferimento per la gente. La manifestazione, praticamente unica nel suo genere, ancora una volta ha richiamato per le vie del centro storico cittadino migliaia di persone, ed a giudicare dagli entusiastici commenti che in molti continuano a postare sul social, sovente corredati da immagini, è stata decisamente approvata. La conduzione della serata è stata affidata a “Valeria nostra”, sempre bellissima e ineccepibile, ed a Fausto Ferrari.

Qualcuno ha scritto che sarebbe bello vedere il centro di Sora sempre così vivo e frequentato. L’impresa non è impossibile: basta che ogni sorano si sforzi di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno (e non perennemente vuoto), pensando a 360° e non solo alla salvaguardia del proprio orticello. Così facendo, basterà pochissimo tempo per tornare competitivi su tutto il territorio: la location c’è, le idee da mettere in pratica pure. Se aggiungiamo che tutta la provincia invidia il nostro centro storico, il nostro “presebbie che se moue”, dobbiamo solo diventare capaci di valorizzarlo come si deve.

Tornando alla serata di ieri, una menzione speciale la meritano naturalmente gli inossidabili “Sora Centro”, che hanno concluso la serata con l’ennesimo spettacolo ricco di energia e grande musica. Sprizzano voglia di vivere da tutti i pori i nostri “eterni ragazzi”, sono confortanti e ci spronano a credere ancora in questa nostra vecchia, malandata ma pur sempre nostra amata città.