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CRONACA

Maurizio D’Andria scrive al Sindaco in merito al monitoraggio dell’aria a Sora

Sindaco, se davvero ha inserito in bilancio i soldi per l'acquisto di una centralina di monitoraggio della qualità dell'aria o se ha intenzione veramente di “comandare” ARPALAZIO Frosinone di effettuare altre analisi, ci dica per favore se ha già stanziato i soldi e in quale mese intende procedere al secondo monitoraggio dell'aria di Sora.

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo dal Dott. Maurizio D’Andria parte della lettera indirizzata al Sindaco di Sora, Dott. Ernesto Tersigni: <<Nel bilancio approvato dalla sua maggioranza è stata indicata un’azione di monitoraggio della qualità dell’aria di Sora. Tale azione, essendo stata inserita in bilancio, mi fa ritenere che Lei abbia voluto prendersi particolarmente a cuore la salute dei suoi concittadini andando a prevedere l’acquisto di una centralina di monitoraggio o il noleggio o la richiesta di operatività da parte di ARPALAZIO, non solo perché lo prevede la Legge, ma anche (credo) per sua sensibilità professionale e umana.

La Legge, infatti, prevede che il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità. Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario anche se a essi sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL. I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi, soprattutto il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta”.

Come Lei ben sa, la questione ha assunto una importanza primaria soprattutto a seguito delle risultanze del monitoraggio della qualità dell’aria svolto dalla agenzia ARPALAZIO Frosinone in data 1 – 13 febbraio 2012 con il posizionamento di una centralina mobile in piazza S. Restituta. Ricorderà a tal proposito che in quei giorni si è verificata una nevicata eccezionale che ha impedito totalmente la circolazione automobilistica sull’intero territorio comunale (anche se “stranamente” intorno alla Cartiera del Sole ha solamente piovuto e non nevicato), cosa che ha annullato totalmente le emissioni di polveri PM10 di questa provenienza, oltre che realizzare una pulizia dell’aria. Devo perciò ricordarle sinteticamente quali sono stati i risultati del monitoraggio che hanno visto il superamento delle soglie di pericolosità per la salute umana: per le PM10 di 6 giorni su 14 e per le PM2,5 per 13 giorni su 14. Cosa questa che se proiettata statisticamente su base annuale dovrebbe imporre un “coprifuoco ambientale” su tutto il territorio interessato dalle ricadute di dette nano polveri. La popolazione cioè, dovrebbe essere obbligata a non respirare per non inalare queste sostanze tossiche. E tra i compiti prima visti, toccherebbe a Lei diramare lo “stato di emergenza” ambientale.

Ma la condizione dell’aria forse è cambiata dal quel primo monitoraggio ad oggi. Urge perciò una o più verifiche per sapere con esattezza lo stato della qualità dell’aria che respiriamo. Sindaco, non possiamo più fare come se nulla fosse successo o che nessuno sa. La produzione delle PM2,5 risulta essere principalmente di origine industriale e stante la presenza in zona di sole cartiere ed in particolare della Cartiera del Sole che ha installato nel 2009 una turbogas molto potente i cui fumi vedono la fortissima presenza di tali PM2,5, impianto che è oggetto anche di una causa penale tuttora in corso presso il tribunale di Sora, riteniamo che tale elevatissima presenza di PM2,5 nell’aria che i sorani respirano tutti i giorni rappresenti un gravissimo rischio per l’incolumità della salute pubblica dei suoi concittadini, principalmente dei neonati, bambini/e e degli anziani portatori di altre patologie cardio respiratorie.

Ora, il caso dell’ILVA di Taranto ha squarciato questo velo di omertà che circonda le aziende che se da una parte assicurano lavoro e reddito dall’altra sono direttamente responsabili della morte prematura di inermi cittadini, obbligando così la magistratura a porre sotto sequestro gli impianti più pericolosi, arrestando i proprietari e obbligandoli a programmare investimenti di risanamento ambientale con il contributo finanziario importante dello Stato.

Sindaco, se davvero ha inserito in bilancio i soldi per l’acquisto di una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria o se ha intenzione veramente di “comandare” ARPALAZIO Frosinone di effettuare altre analisi, ci dica per favore se ha già stanziato i soldi e in quale mese intende procedere al secondo monitoraggio dell’aria di Sora.

Noi VERDI di Sora e i cittadini sorani tutti le sapremo riconoscere i conseguenti meriti e magari insieme a Lei proporre allo Stato di adottare una misura simile a quella di Taranto anche per Sora. La salute non si compra, non la possiamo svendere.>>

Maurizio D’Andria – Iscritto ai VERDI Sora

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