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POLITICA

Maurizio D’Andria su Class Action Turbogas: «Pregate la Madonna per il Giudice e gli Avvocati»

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato a firma di Maurizio D’Andria, coordinatore della Class Action sull’inquinamento dell’aria nel sorano.

«L’udienza di lunedì 19 gennaio dal Giudice Sordi ha registrato un colpo di scena. L’oggetto dell’udienza era la nomina (o no) del CTU designato già indicato dal sig. Giudice Sordi e i quesiti da sottoporre allo stesso per l’esecuzione del suo incarico. La nomina del giudice è caduta su un tecnico residente a Sora. Questa scelta ci era da subito sembrata quanto meno, ai nostri occhi di addetti ai lavori, inopportuna giacchè è del tutto evidente che questa persona avrebbe potuto potenzialmente subire particolari pressioni sia dal Comune di Sora che dalla Cartiera del Sole, sia per futuri lavori da svolgere per loro conto, sia per la minaccia di non lavorare mai più per uno di questi due soggetti (almeno). Insomma, ci sembrava quanto meno poco rassicurante dare un tale incarico di fiducia ad una persona del posto. Tutto ciò sia chiaro, non per demerito dell’ingegnere in questione ma solo ed esclusivamente, per il solo “rischio” che le cose su dette potessero effettivamente (o meno) accadere. Rischio che assolutamente, a nostro avviso, non deve essere corso in alcun modo nella nostra causa di difesa della salute pubblica contro l’illegalità industriale e politico-amministrativa. Toccava perciò al Giudice essere “particolarmente attento” nel fare il nome di un ingegnere o altro professionista che fosse sin da subito “al di sopra di ogni sospetto”. E qui si pone un interrogativo. Escludendo categoricamente l’ipotesi che il Giudice volesse favorire questo o quel soggetto in causa, perchè non è stato considerata sin da subito dal sig. Giudice l’ipotesi preliminare di incompatibilità ambientale del CTU da nominare? La risposta che ci siamo dati è questa, l’ingegnere è persona di assoluta fiducia del Giudice e dunque, meritevole di svolgere l’incarico assegnato. Peccato però che alla domanda che il Giudice Sordi ha rivolto al CTU designato, questi abbia risposto con una dichiarazione risultata poi falsa. La domanda è stata questa: “ha lavorato recentemente con il Comune di Sora e con altri chiamati in giudizio?” L’ingegnere ha purtroppo risposto pressappoco così (testimone il nostro avvocato Contucci e tutti i presenti) : “sono 20 anni che non lavoro con il Comune di Sora ne con gli altri soggetti in causa”. A questo punto abbiamo presentato il documento tratto dal sito del Comune di Sora (già pubblicato – leggi qui) nel quale risulta che l’ingegnere ha lavorato recentemente (2013) su ben 2 appalti del Comune di Sora. E che in questi appalti ci sia apparso addirittura anche il nominativo dell’ing. Antonio Accettola, persona che ha curato in prima persona la pratica “turbogas” della Burgo SpA, ci ha definitivamente convinto della assoluta necessità di chiedere la sostituzione del CTU . Il CTU indicato dal Giudice risultava persona troppo vicino al Comune di Sora (solo nel 2013) e a persona di fiducia della Burgo SpA e ha dichiarato al Giudice una cosa risultata poi non vera. Non che il sig. Giudice debba necessariamente conoscere vita, morte e miracoli di tutti i CTU iscritti a registro……. ma quasi (a mio avviso). Sembrerebbe perciò che la fiducia che il Giudice Sordi aveva riposto nel CTU designato sia risultata mal riposta. Ora non devo essere io a trarne affrettate conclusioni, ma qualche dubbio resta giacchè il sig. Giudice è certamente persona esperta e chiamata a svolgere quotidianamente un ruolo importantissimo e delicatissimo…. giudicare cose, persone e fatti, capace attraverso la sua sentenza, di cambiare lo status quo delle cose in modo drastico. E rappresenta un pezzo dello Stato, la magistratura. Facendo dell’ironia spicciola potremmo dire, giusto quello che mancava per completare il quadro che si è portato in giudizio. Come già scritto, al giudice abbiamo chiesto anche la sostituzione di ARPA LAZIO, agenzia di diretto controllo della Regione Lazio giudicata contumace, come un bandito qualsiasi di terza categoria che non può pagarsi un avvocato sebbene in Regione Lazio siano quasi tutti avvocati, con l’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale di diretto controllo del Ministero dell’Ambiente. ARPA LAZIO è stata poi da noi segnalata alla Procura di Frosinone a mezzo esposto per sospetti dati dichiarati in uno dei suoi monitoraggi svolti a Sora, roba che gli è valsa l’indagine di stessa Procura su diversi suoi tecnici e dirigenti e probabilmente rinviati a giudizio.

monitoraggio

Ora, è vero che il sig. Giudice non deve essere per forza a conoscenza della vita, morte e miracoli di ARPA LAZIO…. ma quasi, visto che è stata da lui nominata a “supervisionare” le operazioni di monitoraggio del CTU, visto e considerato che ARPA LAZIO è agenzia della Regione Lazio dichiarata contumace in questo procedimento. E sono due, due su due. Al sig. Giudice Sordi abbiamo perciò fatto le nostre rimostranze per iscritto. In particolare, abbiamo chiesto che il Giudice sostituisca ARPA LAZIO e il CTU nominando al loro posto l’ISPRA del Ministero dell’Ambiente che ha le capacità e la strumentazione per svolgere al meglio tutte e due gli incarichi di monitoraggio dell’aria e controllo sugli impianti della Cartiera del Sole, evitando così anche il costo della nomina di una azienda privata. Va sottolineato che la vicenda in questione ha un carattere fortemente sociale e pubblico e che perciò sociale e pubblico devono essere gli interessi prioritari da difendere. La difesa della salute di 40.000 residenti non può essere una fatto “di famiglia”, non può essere lasciato all’associazionismo, legale ed illegale. Nel procedimento penale parallelo a questo, di cui si attende il verdetto finale, i 3 funzionari della Regione Lazio e l’ex direttore della Cartiera del Sole sono stati chiamati in giudizio per “associazione a delinquere” perchè, cito dal foglio di rinvio a giudizio della Procura: “ in concorso tra loro …. escludevano le opere…in contrasto con il D.P.R. del 12 aprile 1996 – sulla Valutazione di Impatto Ambientale – V.I.A.”. Almeno 1 dei firmatari del “diniego alla V.I.A.” di Sora è presente nelle firme apposte alla V.I.A. per la UGUALE turbogas sita in Colleferro. Perchè a Colleferro ci sono i filtri alla turbogas e a Sora NO??? Dunque, signor Giudice, non sta giocando con i bambini, piuttosto è in presenza di grandi potenziali delinquenti. Lasciamo perdere che l’avvocato di parte Burgo, alla presentazione del nostro verbale scritto al computer abbia detto “ci opponiamo alla scrittura a macchina perchè vogliamo la scrittura a mano”. Lasciamo perdere che sempre l’avvocato di parte Burgo abbia detto “ci opponiamo a tutto” prima ancora di aver letto le nostre istanze, pavoneggiandosi con la sua amica. Lasciamo perdere che l’avvocato della Provincia di Frosinone abbia detto “appoggiamo la richiesta di parte Burgo”. Lasciamo perdere che il Comune di Sora preferisce stare con gli inquisiti e non dalla parte dei propri cittadini (vergogna, eterna vergogna). Lasciamo perdere che la Regione Lazio è contumace (poveracci), fa le leggi di tutela della qualità dell’aria e poi non le fa rispettare. Lasciamo perdere tutto…. anche che, ai fatti, risultiamo essere noi 102 i più responsabili di tutte le altre parti in causa giacchè siamo stati noi 102 a chiedere il giudizio del Tribunale (lo Stato Italiano) per chiedere la tutela della salute pubblica che ne la Burgo SpA, ne il Comune di Sora, ne la Provincia di Frosinone e ne tanto meno la Regione Lazio hanno tutelato prima e vogliano tutelare oggi e domani, chiedendo semplicemente che la Cartiera del Sole venga messa A NORMA DI LEGGE, anche soltanto parzialmente con la messa in opera dei sistemi di abbattimento degli ossidi di azoto NOx e nano polveri PM2,5 (filtri alla turbogas) di cui ARPA LAZIO ha già riscontrato una massiccia presenza nell’aria di Sora, anche in concomitanza con fatti aziendali molto rilevanti, tutti già fatti presenti al sig. Giudice (particolarmete il secondo grafico in figura, dove i valori delle PM2,5 sono sotto la linea di allerta solo perchè la turbogas era ferma in quei giorni per cassa integrazione). Ora sig. Giudice ci auguriamo che, visto l’irresponsabilità di tutti quanti, inclusi il CTU e ARPA LAZIO, voglia cortesemente accettare le nostre richieste di quesiti a cui il CTU   dovrà rispondere (che ci auguriamo fortemente sia ISPRA) e che voglia accettare anche la nostra richiesta di attribuzione dei costi della CTU e eventuale azienda di monitoraggio al seguito a questi IRRESPONSABILI ORGANIZZATI chiamati in giudizio giacchè ricordo, la Direttiva Europea n. 2004/35/CE impone che “chi inquina paga”. Non ci dica perciò il sig. Giudice che chi inquina siamo noi 102 ricorrenti con le nostre scorregge. Sarebbe veramente troppo. Già dovremo pagare la consulenza di parte – CTP. Faccia pagare alla Burgo SpA (inquinatori), alla Regione Lazio (falsa procedura di “non V.I.A.”, già in giudizio penale in attesa di sentenza e qui contumace), alla Provincia di Frosinone (AIA illegale e mancati controlli) e al Comune di Sora (mancata tutela della salute pubblica) i costi della CTU. Viceversa, saremmo costretti a rinunciare alla nomina della CTU stessa e chiedere ancora una volta al Giudice di giudicare in “inaudita altera parte” in base ai documenti presentati in processo.

NOI CITTADINI NON PAGHEREMO PER L’ILLEGALITA’ DEGLI ALTRI.

Ai lettori/ici e ai cittadini di Sora ed Isola del Liri tutti chiedo perciò una preghiera. Pregate tutti per il Giudice Sordi affinchè la Madonna lo consigli, per la tutela della salute pubblica e contro gli affaristi senza scrupoli. Pregate anche per il nostro avvocato Massimiliano Contucci che in mezzo a questa gente rischia di diventare colpevole di fare il proprio dovere. Che gli dia tutta la forza di cui ha bisogno per difendere i suoi 102 clienti. Che faccia pentire gli avvocati del Comune di Sora e della Provincia.

Che la Madonna metta loro una mano sulla coscienza.

P.S. : a breve apriremo una colletta cittadina per coprire le spese del nostro consulente tecnico – CTP. Cittadini/e di Sora ed Isola del Liri ricordate, meglio spendere oggi 100 euro per un tecnico di parte che non 10.000 euro in medicine domani. Offrite il vostro piccolo contributo economico. SALVIAMO LA NOSTRA SALUTE ORA. Facciamo vedere a tutti che siamo capaci di fare anche cose buone. Prossima udienza il 6 marzo 2015».

Maurizio D’Andria – Coordinatore Class Action per 102 firmatari

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