Secondo quanto pubblicato oggi sul quotidiano La Provincia, in un articolo a firma di Luciano Nicolò:
«Emergono ulteriori particolari dalla burrascosa riunione di maggioranza che si è tenuta qualche sera fa nella stanza del sindaco Ernesto Tersigni, dove almeno due amministratori avrebbero scaraventato sedie per aria e contro i muri, a conferma della tradizionale rissosità che ha periodicamente accompagnato la maggioranza per tutti i cinque anni di governo. A questo, che non ci appare affatto poco, si aggiungono in frasi diverse improperi irripetibili, bestemmie nei corridoi, urla e grida.
Niente di nuovo, in effetti, solo che questa volta lo scontro capita a poche settimane dal voto, a due dalla presentazione delle liste. E se nella riunione di ieri sera non è stato trovato l’accordo, l’ipotesi dello sciogliete le righe ed ognuno per conto proprio si fa molto concreta, con sviluppi clamorosi sulla imminente campagna elettorale».
Secondo Nicolò: «La questione gira intorno al personale del Comune. La maggioranza al completo è entrata in conflitto con il sindaco, che si è opposto all’azzeramento delle due dirigenze (condotte da Urbani per incarico fino al prossimo ottobre e Facchini di ruolo, ma destinato al collocamento a riposo) che darebbe luogo alle sole posizioni organizzative, con ripartizione delle risorse risparmiate ai dipendenti, anche sotto forma di aumento dell’orario di lavoro per chi è part time. Una mossa politicamente intelligente, dettata peraltro dalla legge di stabilità.
E così l’altra sera è esplosa una lite furiosa con alcuni degli esponenti della compagine che amministra la città, che non hanno nascosto il loro risentimento verso lo stesso Tersigni, che per tutta riposta ed in splendida solitudine, senza consultare nessuno, ha ritirato il punto dall’ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato per le 19 di questa sera».
