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POLITICA

Strada Pescosolido-Campo di Grano, Cioffi giura: «In alcun modo si sta attaccando la natura»

A seguito delle polemiche scaturite dal progetto che prevede la realizzazione di una nuova strada montana, il Sindaco di Pescosolido ha ritenuto opportuno diffondere alcune precisazioni.

Redazione Sora24
Redazione

Il Sindaco di Pescosolido, Giuseppe Cioffi, con apposita nota stampa, ha espresso il suo punto di vista sulla vicenda del contestato progetto che prevederebbe la realizzazione di una strada montana per collegare il paese alla località Campo di Grano.

Tutti gli interventi sulle zone montane – ha spiegato il primo cittadino – sono e saranno sempre improntate alla tutela ed alla salvaguardia di 971 animali con fida pascolo, appartenenti a ben 17 aziende agricole con sede in Pescosolido e a tutti quei capi di bestiame che, abitualmente, visto anche il periodo di alpeggio, gravitano in vicinanza dei pozzi, oramai prosciugati in località Campo di Grano, nonche alla fauna selvatica, ovvero Orsi, Lupi, Caprioli e Volatili, che, come ben sanno le associazioni naturalistiche, si abbeverano in alta quota, ed anche loro, così come accertato, stanno soffrendo tale mancanza d’acqua, come confermato dalle relazioni del Ministero dell’Ambiente e dell’Ente Parco.

Il tutto – ha continuato Cioffi – si va a coniugare con lo stato di emergenza idrica e rischio incendi che sta investendo l’intera penisola. A tal riguardo, tutte le zone a rischio, compreso il Comune di Pescosolido, sono state oggetto di monitoraggio. Grazie al contributo dell’Assessore Regionale Mauro Buschini si è aperto un tavolo tecnico in regione, vista la complessità dell’area, al quale tutti gli attori presenti stanno dando il loro contributo, non ultimi i membri del PATOM (Piano d’Azione per la tutela dell’Orso marsicano).

Tutto ciò – ha evidenziato il sindaco – al fine di giungere a una risoluzione definitiva, stanchi di interventi approssimativi e temporanei, che altro non provocano che ulteriori alterazioni a queste specie ed anche per poi non ritrovarsi a piangere per non aver preventivamente mitigati i rischi, di cui oggi solo si parla.

Tra le ipotesi alle quali si sta lavorando, una è quella della sistemazione di strade comunali presenti e tracciate che hanno già permesso il loro utilizzo per il rimboschimento delle zone negli anni ì90. Di certo non si tratta di uno stravolgimento dello stato dei luoghi, ma solo un semplice tracciato di servizio a tutela e non a distruzione, anzi, con l’intento preciso di preservare capi e specie che potrebbero nel tempo scomparire, ed utilizzabile solo con precise regole.

Pertanto – ha concluso Cioffi – in alcun modo si sta attaccando la natura, anzi la si sta cercando di salvare in maniera oculata e non invasiva.

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