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CRONACA

Vittorio De Sica, questo sconosciuto… (solo a Sora)!

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera a firma di Antonio Mantova.

«Caro Direttore, le chiedo un breve spazio per un mio piccolo sfogo.

Il sindaco di Sora, il 23 febbraio u.s. dichiarò “La figura di Vittorio De Sica è un bagaglio culturale ed un tesoro prezioso al quale Sora non può e non deve rinunciare.”

Nell’augurarmi che tale affermazione non fu di circostanza ma sostenuta da profonda convinzione, colgo l’occasione per lamentare ancora una volta la indolente indifferenza del popolo sorano verso questo immenso Maestro del cinema che fu Vittorio De Sica.

E’ sempre vero il detto che nessuno è profeta in patria, ma è pur vero che l’atteggiamento di Sora verso questo suo incommensurabile Figlio non ha nessuna giustificazione, se non nell’ignoranza e nell’indifferenza odierna figlia di un materialismo e consumismo, che ha portato i risultati socio-culturali che sono davanti agli occhi di tutti!

Nel 1983 fondai la “Società di Cinema & Fotografia Vittorio De Sica” , che oggi si chiama “Officina del Cinema Vittorio De Sica”, e da allora “in solitaria”, perché mai nessuno mi ha dato una mano (persone ed istituzioni di vario genere), mi batto per dare la giusta memoria al nostro Maestro, ma con scarsissimo successo. Vorrei appena ricordare (non per pretendere meriti!) che ho girato un film L’ULTIMO VIAGGIO (che mi fu acquistato da ben 21 televisioni interregionali, compresa la Sanpaolo Film), e quattro documentari, due biografie e due mostre fotografiche a lui dedicate. Ma il risultato più evidente che ho avuto è stato sempre uno scetticismo generalizzato e a volte canzonatorio, se non con sufficienza e malcelata ilarità.

Sono molto addolorato per questo, tra l’altro è una ennesima “occasione perduta” per Sora di fare qualcosa di importante: per la cultura, per i giovani e per la città stessa! Se si pensa che tempo fa ci sono state persone, anche di grosso calibro, che hanno proposto di collocare qualche ferraglia in aree museali, mentre la Galleria Vittorio De Sica, istituita nel 1999 e costata milioni al contribuente, è stata smantellata nell’indifferenza generale!

I giovani sorani, nella stragrande maggioranza, non sanno chi è Vittorio De Sica, fatto di per sé gravissimo, e quando nomino loro De Sica mi rispondono: “chi, Christian?”… cosa tra l’altro che mi offende in maniera particolare.

Per quel che mi riguarda, fino a quando il buon Dio mi concederà di calpestare il suolo sorano, continuerò ad adoperarmi per diffondere la figura del Maestro Vittorio De Sica, senza se e senza ma, e soprattutto “non a orologeria”, come sento fare ogni tanto per motivi di comodo, ma sempre, sempre e sempre, senza un attimo di tentennamento.

Nel borgo natio del Maestro, sta per vedere la luce un locale per giovani chiamato SCIUSCIA’, a pochi passi dalla casa natale del Regista, evidentemente ispirato a lui: questo mi ha entusiasmato molto, anche se si tratta solo di una buvette, per il solo motivo che dei giovani sorani si sono ispirati a Maestro per scegliere il nome del locale… comunque inteso come un affettuoso riconoscimento! Benvenuta ogni forma di ricordare Vittorio De Sica, mi va bene anche questo. Bentornato tra noi Maestro!»

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