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CRONACA

Elezioni 2013: partiti politici in profonda crisi, un italiano su due diserterà le urne

Redazione Sora24
Redazione

Il Pd al 26% e Pdl al 22% entrambi in flessione rispetto a febbraio di un punto percentuale mentre il 46,1% degli italiani, se si votasse oggi, diserterebbe le urne. Questi in sintesi i risultati del monitor politico di marzo elaborato dall’istituto Tecnè Italia. ‘’L’elettore in apnea è quello che decide di astenersi – spiega Carlo Buttaroni, presidente di Tecnè Italia – e non formula più domande ai partiti, soffre un deficit di riferimenti e tende ad auto-organizzarsi nel cercare le risposte più adatte ai suoi problemi contingenti’’.

Cresce il partito senza rappresentanza e l’area del consenso alle principali coalizioni si riduce sempre più. Si conferma nel monitor politico di marzo, realizzato dall’istituto di ricerca Tecnè Italia, la crisi del consenso rilevata nei mesi scorsi. ‘’Le stime di questi ultimi mesi – commenta Carlo Buttaroni, Presidente di Tecnè Italia – più che come una tendenza, devono essere interpretate all’interno di uno scenario di forte cambiamento, che si distacca dalla tradizionale competizione destra/sinistra, e che ruota, prevalentemente, intorno alla scelta degli elettori di votare o astenersi’’.

Gli elettori astensionisti e incerti non sono tutti di destra, così come non sono tutti di sinistra, ma li unisce una visione del futuro incerta, una forte precarietà, un’evidente contrarietà verso le diverse forme di esercizio politico espresse dai partiti ormai incapaci di intercettare le nuove istanze di stabilità sociale’’.

L’emorragia di consensi riguarda innanzitutto PD e PDL. Prendendo come riferimento le politiche del 2008, a fronte del 28,8% di elettori in uscita dai due principali partiti, nessuna formazione evidenzia flussi in entrata particolarmente significativi. Le performance migliori, in termini di consensi, sono quelle dei partiti che non erano presenti alle scorse elezioni politiche. Anche per queste forze, però, il saldo non è tale da far presagire un sicuro successo. Una situazione che rende azzardata qualsiasi ipotesi che riguarda gli esiti futuri di un possibile confronto elettorale.

La crescita dell’area del non voto non è un abbandono della dimensione politica da parte dei cittadini ma la manifestazione del progressivo allontanamento tra la “società felice” e la “società delusa”.

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