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POLITICA

Fiume Liri: terzo round D’Orazio vs Petricca

La controreplica dell'ex Assessora all'Ambiente.

Redazione Sora24
Redazione

«L’ultima nota della Consigliera AVV. Serena Petricca conferma i miei dubbi e reitera non solo la sua assoluta ed imbarazzante confusione in merito al riparto di competenze e ruoli istituzionali ma anche sulla sua scarsa memoria della mia storia politica quando erroneamente suppone che la mia analisi è finalizzata a cambiare posizionamento “pur di varcare l’uscio della maggioranza”.

Se avrà infatti la pazienza e l’onesta intellettuale di rileggere e ricordare i fatti, potrà constatare che quando, nel 2009, sono uscita da uno schieramento di maggioranza, è stato per collocarmi in opposizione, come del resto è accaduto a Lei nel suo breve percorso politico e ribadisco con forza la mia piena e cosciente autonomia personale e politica
Ma torniamo al perché della mia analisi, che non è dettata come tenta maldestramente di far apparire come solamente politica. Nonostante siano passati due anni, da quando ho smesso i panni dell’Assessore alle Politiche Ambientali, non ho però mai dimenticato come si interpreta un ruolo così delicato e soprattutto che, non si cavalca una notizia o una criticità per lucrare qualche istante di visibilità politica a rischio di ingenerare una psicosi pericolosa ed un procurato allarme a danno degli agricoltori e dei cittadini.

Per rispondere cosa è stato fatto dalla sottoscritta e dall’Amministrazione Tersigni, nel 2013 nel 2014 e nel 2015 in cui si sono verificati episodi analoghi, è stata attivata lo stesso tipo di procedura di accertamento condotta sempre nel rispetto di quanto prescrive la Legge, La dettagliata analisi delle acque del fiume Liri che, al termine delle indagini, dai verbali a firma dei responsabili preposti degli enti, non sono risultate inquinate, hanno certificato una non contaminazione . Ecco perché , anche in questo caso, sia il Consorzio di Bonifica, l’ente che è deputato al controllo della qualità delle acque distribuite all’utenza, ha ribadito l’assoluta inopportunità e strumentalità della richiesta di interruzione del servizio irriguo dei terreni agricoli.

La catena di controllo ha precisi tempi e procedure cara Consigliera Petricca ma anche limiti di carattere procedurale a garanzia del controllo e della tutela anche dell’ordine pubblico.
La sua richiesta di rendere pubblici le risultanze dei controlli sono strumentali e nulla hanno a che fare con la trasparenza, che è garantita proprio dal rispetto rigoroso delle procedure.
In primo luogo, visto l’elevato tasso di tecnicismo, la diffusione delle analisi avrebbe ingenerato ancor più dubbi e confusione nei cittadini; in secondo luogo, come è stato fatto in passato ed in altre situazioni simili anche a Sora, ed in altri luoghi d’Italia, in base alla legge le analisi sono state trasmesse correttamente e tempestivamente all’organo deputato a riceverle, la Polizia Municipale, che ha assolto scrupolosamente i suoi compiti di polizia giudiziaria, informando l’autorità giudiziaria di ogni elemento utile per una adeguata valutazione se possa configurare un possibile reato ambientale.

Confermo pertanto l’irragionevolezza e la strumentalità di questa sua richiesta e auspico che la Consigliera, si sforzi di fare un salto di qualità nel fare opposizione nell’esclusivo interesse della città di Sora, nel vigilare istituzionalmente senza cavalcare le criticità ambientali e ingenerare allarmismi solo per guadagnare una momentanea visibilità politica». È quanto dichiara la consigliera comunale ed ex assessora all’Ambiente, Maria Paola D’Orazio.

Di seguito i links ai due interventi pubblicati nei giorni scorsi

  • l’affondo di Maria Paola D’Orazio (13/09/18) – CLICCA QUI
  • la replica di Serena Petricca (14/09/18) – CLICCA QUI

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