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CRONACA

FROSINONE – L’ABB stabilizza 122 giovani precari e reinserisce altri 200 ragazzi nel circuito lavorativo

Finalmente una buona notizia per l'occupazione nel nostro territorio.

Redazione Sora24
Redazione

Sono appena terminate le votazioni per la validazione dell’accordo raggiunto, nei giorni scorsi, tra la RSU e la Direzione Aziendale dello Stabilimento ABB SACE di Frosinone. Con oltre il 95% di voti a favore i lavoratori hanno espresso il loro consenso ad un importante Accordo Sindacale, per il triennio 2020 – 2022, che permetterà di stabilizzare 122 giovani precari che lavorano o hanno lavorato in passato presso lo stabilimento stesso oltre a re-inserire nuovamente, nel circuito lavorativo, in deroga alle vigenti leggi, oltre 200 giovani lavoratori che negli anni precedenti avevano già prestato attività nel sito produttivo di Via Enrico Fermi a Frosinone.

«Questo accordo nasce dalla necessità di rispondere concretamente alle esigenze produttive di un’Azienda che ha effettuato e continua ad effettuare importanti investimenti sia a livello globale che in ambito locale finalizzati adaumentare sia la soddisfazione dei clienti sia la competitività aziendale». dichiara per la RSU il Coordinatore FIM CISL Giuseppe Calcagni.

«Lo stabilimento ABB di Frosinone è da sempre interessato da continue revisioni dei processi produttivi necessari al fine di rispondere alle sollecitazione dei mercati di riferimento, siano essi nazionali che internazionali, e proprio perrestare sempre al passo deve necessariamente mettere in campo strumenti diflessibilità finalizzati a modulare le proprie produzioni in funzione dellemutevoli e spesso non prevedibili, richieste dei mercati stessi», dichiara sempre per la RSU la Coordinatrice UILM-UIL Pede Dayna.

Inquesto ambito la RSU (Rappresentante Sindacale Unitaria) di fabbrica, ha avuto il merito di voler avviare già dai mesi scorsi una trattativa, con la Direzione Aziendale, chiedendo e poi di fatto ottenendo, un tavolo di concertazione che permettesse di analizzare tutte le varie strade possibili per giungere alla sigla di un documento condiviso che da una parte potesse garantire il giusto supporto agli investimenti aziendali e all’incremento della competitività, dall’altra soddisfare al massimo la necessità di una occupazione “stabile” insostituzione, per quando possibile, di quella “precaria”.

«Il piano triennale prevede già dalle prossime settimane le prime 50 stabilizzazioni ed il rientro in servizio di molti lavoratori con Contratto a Termine che a seguito delle limitazioni previste, dalle vigenti leggi in materia, erano stati precedentemente espulsi dal contesto produttivo edoccupazionale. Nei successivi anni e fino al termine dell’attuale accordo (2022) saranno stabilizzati ulteriori 72 unità nel rispetto di un meccanismodefinito dalle parti e basato sul rapporto annuo tra la Redditività/Fatturato ed il numero di lavoratori a termine impiegati», dichiara con soddisfazione il Segretario Generale della UILM-UIL di Frosinone Francesco Giangrande.

Le Segreterie Provinciali di FIM-CISL e UILM-UIL esprimono un giudizio molto positivo sul risultato ottenuto, frutto questo di determinazione, responsabilità ma soprattutto di una costante attenzione all’argomento “occupazione” in relazione alla competitività d’impresa, «Non possiamo nascondere lanostra soddisfazione per l’accordo raggiunto!» dichiara il Segretario Generale della FIM CISL di Frosinone Bernardini Fabio, «Un accordoimportante, innovativo ma che soprattutto inverte il trend provinciale sui temi legati al lavoro e all’occupazione. È la dimostrazione più evidente che quandola contrattazione sindacale riesce ad esprimere pienamente le proprie possibilità permette di dare risposte concrete ai lavoratori che rappresentiamo, alle Aziende che hanno volontà ad investire e ad un territorio, quale il nostro, in profondo crisi di idee e contenuti. Pensiamo che quanto sottoscritto possa realmente essere da stimolo a tutti i soggetti preposti a progettare il futuro di questa provincia per cercare di tornare a pensare adazioni concrete e reali finalizzate a far tornare Frosinone una provincia aforte attrattiva industriale anche sfruttando le opportunità dell’Economia Circolare e della Green Economy al fine di riparare ai danni commessi nel passato».

Lo Stabilimento ABB di Frosinone, che ha da poco festeggiato i suoi primi 50 anni di vita sul nostro territorio, realizza prodotti e sistemi di Bassa Tensione con un’occupazione interna pari a circa 800 persone che garantisce unaproduzione annua di oltre 2,5 milioni di Interruttori con una quota di exportpari all’85% del fatturato.
ABB punta a far diventare il sito di Frosinone una fabbrica modello per l’Industria 4.0, già candidato Lighthouse nell’ambito del Piano Nazionale Impresa 4.0, anche con l’obiettivo difacilitare la crescita della cultura di impresa italiana verso la digitalizzazione, puntando a farne un riferimento assoluto per l’intero Gruppo.

RSU e Segreterie Territoriali
FIM CISL e UILM UIL

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