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CRONACA

Furti: tre arresti da parte dei Carabinieri di Sora e Cassino

Nel corso delle investigazioni, a seguito di mirate perquisizioni, sono stati rinvenuti gioielli, denaro, attrezzature edili e agricole con restituzione ai legittimi proprietari.

Redazione Sora24
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«Il 24 luglio 2020 i Carabinieri della Compagnia di Sora, coadiuvati da quelli di Cassino, hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di una banda di soggetti originari di Sant’Elia Fiumerapido, indagati per aver commesso un numero indeterminato di furti in abitazione ed attività commerciali in tutta la Valle di Comino negli ultimi due anni, ex artt. 416 co. 1, 2, 3, nonché 110, 624, 624 bis, 625 C.P..

L’attività d’indagine – si legge nel comunicato stampa divulgato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Frosinone – è stata portata avanti dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, con l’ausilio dei militari delle Stazioni di Alvito e San Donato Val di Comino, sotto la direzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Cassino, con l’ausilio di attività tecniche protrattesi nel tempo e che contribuirono a portare all’arresto di tre componenti della banda -per furto in abitazione la sera del 31 dicembre 2020, da parte dei militari della Stazione Carabinieri di Sant’Elia Fiumerapido».

A finire in carcere stamane a Cassino, sono stati:

  • un 46enne (con precedenti plurimi per furto, truffa, ricettazione, porto di armi od oggetti atti ad offendere maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli, abbandono di persone minori o incapaci, inquinamento di acque, inosservanza alle norme in materia edilizia, violaz. mis. contenimento covid);
  • un 53 enne (con precedenti plurimi per furto, lesioni personali, percosse, inquinamento di acque, minaccia, insolvenza fraudolenta, truffa, appropriazione indebita, ricettazione, inosservanza alle norme in materia edilizia, porto di armi od oggetti atti ad offendere);
  • un 60enne (con precedenti plurimi per furto, truffa, ricettazione, inosservanza alle norme in materia edilizia, porto di armi od oggetti atti ad offendere).

Un 45enne, infine, (con precedenti plurimi per furto, rissa, possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, falsificazione di monete, spendita e introduzione nello stato, previo concerto, ricettazione, truffa, porto di armi od oggetti atti ad offendere), è tuttora ricercato.

«Tutti sono originari di Sant’Elia Fiumerapido ed ivi residenti, ad eccezione di uno che da qualche tempo dimorava a Settefrati. I quattro – prosegue la nota – avvalendosi occasionalmente di alcuni complici/fiancheggiatori, avevano costituito un affiatato sodalizio criminale, con specifica ripartizione dei compiti, commettendo una serie indeterminata di furti in abitazione ed attività commerciali nell’ambito della provincia di Frosinone, detenendo una o più armi comuni da sparo, con l’aggravante di aver agito travisati, in più di tre persone, con violenza sulle cose ed armati. I reati scoperti si sono verificati nei comuni di Casalvieri, Atina, Sant’Elia Fiumerapido, Gallinaro, Aquino e Cassino, tra il 29 gennaio 2019 ed il 30 gennaio 2020. Tra le modalità di azione della banda: l’abitudine di evitare l’utilizzo dei telefonini nel corso dei furti,, prediligendo le più sicure radio ricetrasmittenti, portare armi, l’attento studio dei luoghi colpiti.

L’indagine si è protratta per diversi mesi a partire dal dicembre 2019, allorquando una serie di furti tra Gallinaro, Atina ed Alvito aveva indirizzato l’attività investigativa dei Carabinieri del luogo sugli arrestati. Dopo una certosina acquisizione di piccoli indizi e frammenti d’informazioni raccolti, setacciando tutto il territorio nelle ore successive ai reati e nei giorni seguenti, acquisiti degli inequivocabili indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti, su concorde parere dell’A.G. che ha diretto tutta la fase delle indagini preliminari, sono state avviate le c.d. attività tecniche (intercettazioni tecniche ed ambientali), nonché quelle di osservazione e pedinamento. Nel corso delle investigazioni, a seguito di mirate perquisizioni, sono stati rinvenuti gioielli, denaro, attrezzature edili e agricole con restituzione ai legittimi proprietari».

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