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CRONACA

Lettera aperta della mamma di un alunno della “Ruggeri” al Sindaco De Donatis e alla Consigliera Petricca

La signora chiede delucidazioni sullo spostamento dei bambini nello storico Palazzo Baronio in via Napoli

Redazione Sora24
Redazione

«Gentile Signor Sindaco, Gentile Dott.ssa Petricca, mi rivolgo a voi che, come rappresentanti dell’Amministrazione,  avete augurato a tutti gli studenti un buon inizio anno scolastico. Sono la mamma di un alunno che frequenta la Giuseppe Ruggeri di Sora. Perdonatemi, “che dovrebbe frequentare”. Ufficialmente non ho ricevuto alcuna comunicazione, se non aver sentito chiacchiere e aver letto articoli sul web che non riportano ad alcuna chiarezza. Pare che ci sia in atto, a soli tre giorni dall’inizio dell’anno scolastico, un trasferimento della scuola stessa.

Penso innanzitutto che qualsiasi decisione andrebbe presa insieme a noi genitori in una pubblica assemblea e non farci trovare, ignari, sul fatto compiuto con un “prendere o lasciare”. Ho scelto questa scuola anni fa non solo per gli ottimi insegnanti, ma perché il posto risultava comodo e funzionale alle mie esigenze. Ora, pare che la stessa scuola riporti così tanti problemi, di cui in realtà non mi sono mai accorta, che rendono necessario un trasferimento.

Intanto mi chiedo: se i problemi riscontrati erano già di vostra conoscenza, perché state agendo solo a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico? Come vi dicevo ho scelto la scuola per comodità della sede quando avrei potuto scegliere, già all’epoca, qualsiasi altra scuola. Solo ieri, 12 Settembre, ho “sentito” da altre mamme che “probabilmente” ci sarebbe stato lo spostamento e che la nuova sede della Ruggeri sarà in via Napoli, insieme all’Università, alla Provincia e alla Scuola per Immigrati.

Caro Signor Sindaco, cara Dottoressa Petricca, io non sono un’addetta e un’esperta in materia, ma, sempre da “chiacchiere”, ho sentito che l’edificio scelto per ospitare mio figlio e tanti altri bambini , per legge, non sia idoneo a ospitare una scuola a causa della mancanza di servizi essenziali, iniziando dall’assenza della scala di sicurezza e di servizi adeguati. Pertanto, Signor Sindaco e Dottoressa Petricca, a nome di tutti i genitori, vorrei la certezza che la scuola scelta abbia tutte le caratteristiche richieste dalla legge e che, comunque, per mia tranquillità, farò controllare da un esperto in materia di norme e sicurezza.

Spero che possiate capire le mie perplessità, ma in una zona sismica come Sora, posizionare bambini (dai tre anni in su) al primo piano di uno stabile in “condominio” e senza scala di sicurezza mi preoccupa un po’… Oltretutto mi sono state richieste le vaccinazioni e la nuova sede insiste in locali aperti agli immigrati, non soggetti alle nostre stesse regole sanitarie. Non vorrei essere costretta a dover separare mio figlio dai propri compagni, arrecando in tal modo anche un danno psicologico di cui qualcuno se ne dovrà assumere la responsabilità nelle sedi opportune.

Vi ringrazio dell’attenzione e aspetto vostre urgenti delucidazioni e certezze perché non si possono affrontare queste situazioni con il “sentito dire” perché in questo “sentito dire” in realtà, c’è molto altro che evito di dire».

Cordiali saluti.
Maria G.  (Una mamma e libera cittadina)

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