CRONACA

Lettore disperato scrive al Presidente della Repubblica

15 Ottobre 2015

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, Vincenzo Gasbarro, indirizzata al Presidente della Repubblica.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, Vincenzo Gasbarro, indirizzata al Presidente della Repubblica.

«Gentilissimo e rispettabilissimo Presidente, chi le scrive è un invalido al cento per cento, che sopravvive con una pensione di invalidità di 280 euro al mese e che sopravvive grazie dell’intervento della Caritas, che una volta al mese mi da un po’ di viveri. Sono disperato, ho perso la mia dignità di uomo e non servo più a nulla, ho già tentato il suicidio e se non risolvo questo problema l’unica soluzione e mettere termine alla mia vita, tanto non servo a niente e a nessuno sono una persona inutile.

Il mio grande problema e che ho ricevuto da Equitalia delle cartelle di pagamento che non so come poter far fronte al pagamento, visto la mia misera pensione. Vivo in una stanza di 15 metri quadri con un bagnetto, che mi ha messo a disposizione il Comune di Sora, ma per me basta e avanza. Il problema che non so proprio come far fronte a queste cartelle esattoriale di Equitalia.

Sono in uno stato pietoso, nonostante assumo psicofarmaci, nonostante i miei numerosi ricoveri nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Sora e nonostante frequento il CSM di Sora, mi trovo in uno stato psicologico e in uno stato agitativo non indifferente. Ho perso la voglia di vivere ed ho solo desiderio di farla finita al più presto, così non avrò più problemi con lo Stato ed Equitalia.

Già faccio i salti mortali per sopravvivere, le invio alla sua attenzione tutta la mia documentazione medica tramite indirizzo email del Quirinale, la prego mi risponda e se può, mi aiuti. Ringraziando anticipatamente le invio un’abbraccio e un cordiale saluto».