POLITICA

Mini-Imu: ecco i 36 Comuni che hanno aumentato l’aliquota del 4 per mille

13 Gennaio 2014

Fissata per il prossimo 24 gennaio la scadenza per il versamento della cosiddetta mini-Imu che interesserà i proprietari delle abitazioni principali di circa 2.400 comuni italiani, vale a dire tutti quei comuni che per il 2013 hanno deliberato un’aliquota superiore al 4 per mille. Sono chiamati a versare l’imposta tutti i proprietari di immobili e relative pertinenze che nel 2013 avevano beneficiato della cancellazione, con l’eccezione degli immobili ricadenti in comuni che hanno stabilito un’aliquota pari o inferiore al 4 per mille (in questo caso non si dovrà versare alcuna imposta). La mini-Imu non va pagata sugli immobili diversi dalla prima casa e nemmeno dalle prime case di lusso che già hanno versato l’intera Imu a dicembre 2013.

Fissata per il prossimo 24 gennaio la scadenza per il versamento della cosiddetta mini-Imu che interesserà i proprietari delle abitazioni principali di circa 2.400 comuni italiani, vale a dire tutti quei comuni che per il 2013 hanno deliberato un’aliquota superiore al 4 per mille. Sono chiamati a versare l’imposta tutti i proprietari di immobili e relative pertinenze che nel 2013 avevano beneficiato della cancellazione, con l’eccezione degli immobili ricadenti in comuni che hanno stabilito un’aliquota pari o inferiore al 4 per mille (in questo caso non si dovrà versare alcuna imposta).
La mini-Imu non va pagata sugli immobili diversi dalla prima casa e nemmeno dalle prime case di lusso che già hanno versato l’intera Imu a dicembre 2013.

Primo step fondamentale per procedere al versamento è verificare se il proprio comune è presente nell’elenco di quelli che hanno aumentato l’aliquota del 4 per mille: è necessario controllare la relativa delibera che ogni comune è obbligato a pubblicare sul proprio sito. Se non è presente una delibera relativa all’anno 2013, vale l’aliquota stabilita per l’anno precedente. L’importo da versare per la mini-Imu è pari al 40% della differenza dell’imposta dovuta in base all’aliquota e alle detrazioni nazionali, rispetto all’imposta dovuta in base alle aliquote e detrazioni stabilite dai vari comuni. Un calcolo tutt’altro che semplice e che ha come riferimento la rendita catastale dell’immobile rivalutata aumentandone il valore del 5%. Prendendo come esempio una famiglia media con due figli a carico e proprietaria di un’abitazione principale la cui rendita è stimata a 580 euro (rivalutata a 609 euro), andando a simulare il calcolo della mini-Imu, considerando un’aliquota pari al 5,5 per mille, l’importo sarà pari a 58,46 euro con una detrazione di 300 euro (200 perché si tratta di prima casa e 50 per ogni figlio a carico).

Dei 91 comuni della provincia di Frosinone, ben 36 sono quelli che hanno aumentato l’aliquota del 4 per mille: Acuto, Alatri, Anagni, Arnara, Arpino, Boville Ernica, Broccostella, Cassino, Castelliri, Ceprano, Colle San Magno, Filettino, Fiuggi, Frosinone, Fumone, Isola del Liri, Morolo, Paliano, Pastena, Pescosolido, Pico, Piglio, Pofi, Ripi, San Giorgio a Liri, Sant’Elia Fiumerapido, Serrone, Sgurgola, Sora, Strangolagalli, Supino, Torrice, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Veroli, Villa Latina. La mini-Imu va versata attraverso il modello F24, ma se l’importo dovuto è inferiore a 12 euro si è esonerati.
Gli interessati possono rivolgersi alla scrivente Organizzazione Sindacale per ricevere l’assistenza necessaria sia per il calcolo che per la compilazione del modello F24.

dott. Vincenzo De Nisi
Segretario Provinciale Fenadip