POLITICA

Ospedale Sora e atto aziendale: situazione pessima secondo il Comitato Art. 32. Ecco perché

10 Febbraio 2015

La montagna ha partorito un topolino! Questo, almeno, è quello che viene da pensare in merito al recente comunicato dell’A.S.L. di Frosinone concernente i corsi di “formazione clinica sperimentale del personale medico dipendente in materia di chirurgia generale oncologica”. Si metta subito in chiaro che qualunque investimento nella sanità pubblica è benvenuto, soprattutto per la formazione del personale. Tuttavia, qualche precisazione è d’obbligo.

La montagna ha partorito un topolino! Questo, almeno, è quello che viene da pensare in merito al recente comunicato dell’A.S.L. di Frosinone concernente i corsi di “formazione clinica sperimentale del personale medico dipendente in materia di chirurgia generale oncologica”. Si metta subito in chiaro che qualunque investimento nella sanità pubblica è benvenuto, soprattutto per la formazione del personale. Tuttavia, qualche precisazione è d’obbligo.

La prima: il Presidente Zingaretti (bravissimo a fare promesse, un po’ meno a mantenerle!) in una riunione, svoltasi lo scorso giugno, con circa 20 Sindaci del Distretto C, alla presenza del Prefetto di Frosinone e Direttore Generale dell’A.S.L., promise che Sora sarebbe diventato un polo oncologico di rilievo regionale se non addirittura nazionale. Nella medesima riunione il Presidente Zingaretti annunciò che per il mese di settembre (del 2014, si badi bene!) sarebbe arrivato a Sora il dott. Grassi, un luminare in campo oncologico. Anche in questo caso, il Presidente ha promesso, infatti il dott. Grassi è N.P. (Non Pervenuto).

La seconda: nella redazione dell’Atto Aziendale è stata inserita la proposta di sviluppo del Polo Oncologico redatta dal Coordinamento Provinciale Sanità, pur tuttavia senza riportare alcuna indicazione delle risorse, delle modalità e delle tempistiche entro le quali attuarla.

L’ultima: dopo l’invio dell’Atto Aziendale alla regione, sembrava si potesse concretizzare il trasferimento presso il “Ss. Trinità” di due chirurghi oncologi: sembrava! Le indiscrezioni si rivelarono infondate. Le aspettative, come si è vede, erano ben altre. Si ribadisce, ben vengano i corsi di formazione, ma la vera esigenza è rappresentata dal personale e dai posti letto. La sottoscrizione del Protocollo con l’A.S.L. Roma E è certamente un primo passo, ma sembra più uno spot che altro.

I motivi che portano ad essere diffidenti sono i seguenti:

Se si rendesse nello spazio tridimensionale il rapporto tra necessità dei cittadini, promesse, realizzazioni, avremmo un grafico sbilenco come l’andamento della sanità e a raddrizzarlo non bastano le parole inglesi, parlate ciociaro e dateci risposte non slogan. Al momento, anche in virtù delle considerazioni svolte, non si può esprimere neppure un cauto ottimismo.

I portavoce
Rodolfo Damiani
Fabrizio Pintori