POLITICA

Referendum: Spigolature sul NO (di Rodolfo Damiani)

15 Settembre 2016

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato contenente alcune considerazioni di carattere politico a firma di Rodolfo Damiani.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato contenente alcune considerazioni di carattere politico a firma di Rodolfo Damiani.

«Sapete il pilozzo a Roma indica il recipiente dove c’è l’Acqua Santa all’ingresso delle Chiese e dove tutti i fedeli mettono la mano prima di segnarsi. Ebbene il voto per il Referendum è come il pilozzo dove tutti ci possono mettere la mano credenti e non. Ha cominciato Marchionne , che essendo , per il passaporto, cittadino di un altro paese , per allocazioni delle azioni delle aziende che presiede di un altro , per la fiscalità di un altro ancora a consigliare gli Italiani di votare “SI”.

A questo punto è legittimo chiedersi perché questa ingerenza non richiesta o forse è stata richiesta da chi garantisce al signor FCA una serie di privilegi che vincendo il “NO” sarebbero messi in discussione ?
Nel dubbio , anzi senza alcun dubbio questa è la ragione vera , allora è necessario sgombrare il campo da chi ha vantaggi dovuti alla rendita di posizione parassitaria in seno al nostro apparato politico e votare “NO”.
Ci sono poi alcuni politici cosiddetti indipendenti , che ben sappiamo essere indipendenti solo da chi non ha il potere e non può distribuire prebende , che provano a dimostrare l’indimostrabile sui vantaggi del “SI” cercando di accreditarsi come “più papalini del Papa e più monarchici del Re” , ma che di fatto cercano solo un seggio sicuro e per ottenere questo calpestano i principi a cui si appellano per le loro elucubrazioni.

Un esempio è dato da un ex democristiano , a suo tempo forlaniano, poi vicino a Berlusconi ora supporter di Renzi, solo la soddisfazione di mandarlo a casa mi suggerisce di dare un esempio e votare “NO”. Esaurito dopo il capitolo di quelli che hanno l’Italia nel cuore ma il portafoglio a destra, esaurito il capitolo dei “politici” buoni per tutte le stagioni, non avremmo difficoltà a citare , tra i zelatori del “SI” il mondo bancario, gratificato in continuazione di soldi sottratti al sistema produttivo e in alcuni casi salvato anche a danno dei cittadini, il mondo confindustriale a cui Renzi dopo il regalo dell’abolizione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori ha pienamente accolto le loro aspirazioni di avere mano libera in fabbrica con il JOB’S ACT,seguono le Società di Rating , che sono il braccio secolare delle multinazionali, che creano e distruggono la credibilità economica di un paese secondo le necessità di questo direttorio industriale-finanziario che condiziona la globalità e vede di buon occhio paesi di democrazia attenuata e governi “collaborativi”.

Se i poteri forti sono per il “SI” e mi dispiace constatarlo il nostro premier è una loro creatura , i cittadini che vogliono un’Italia libera nelle proprie scelte e democratica nelle decisioni non possono che votare “NO”.
La Germania è rimasta all’8 settembre 1943 , l’Italia va punita e deve essere ricondotta ad una disciplina, ovviamente imposta dai tedeschi e deve essere dominata per impedire che insidi il predominio tedesco , come sempre DEUTCHLAND UBER ALLES , allora una democrazia attenuata e controllata come quella dell’Italicum e della riforma Boschi è condivisibile dalla Merkel, ma non può che essere rigettata dagli Italiani.

La ciliegina finale, che dovrebbe consiliare i cittadini per il “NO”, è l’arroganza da proconsole con cui l’ambasciatore americano ha ordinato agli italiani di votare “SI”. Da Cassibile ,ricordate la resa senza condizioni , mentre il Presidente della Repubblica ne dovrebbe chiedere il ritiro come persona non gradita, andrebbe spiegato a Mister Phillips, che di tempo ne è passato, andrebbe spiegato a questo maccartista fuori tempo che non è più il tempo in cui De Gasperis con grande dignità personale era costretto a chiedere pane per un popolo affamato per la guerra, andrebbe spiegato che la SOVRANITA’ LIMITATA è finita a Sigonella.

Gravissimo è il comportamento dell’Ambasciatore, che in assenza di altre dichiarazioni coinvolge direttamente il governo USA, altrettanto inaccettabile è il comportamento complice del governo italiano che non ha colto la necessità di censurare l’ingerenza di uno stato straniero in fatti interni italiani. Allora visto che tutti questi signori vogliono comandare in casa nostra , tanto da suggerirci come votare, visto che la loro indicazione è il “SI”, riaffermiamo la nostra indipendenza , riaffermiamo la nostra libertà , riaffermiamo che sappiamo scegliere da soli e diamo loro e ai loro subalterni in Italia una lezione votiamo “NO”».