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POLITICA

SORA 2016 – Motori già caldissimi. Attacco frontale di Tiziana Tucci a Enzo Petricca

Redazione Sora24
Redazione

Queste le dichiarazioni di Tiziana Tucci, segretaria cittadina del PD.

«Non ho potuto che sorridere (visto i ben altri problemi in cui versa la città di Sora) alle molte, pesanti, stoltezze ed inesattezze scritte dal consigliere comunale Enzo Petricca ed apparse nell’articolo del quotidiano La Provincia del 1 maggio u.s.. In prima battuta appare evidente che, se Enzo Petricca ha avvertito la smania sfrenata di rispondere, ai pensieri esternati su un social network, attraverso un articolo insensato ed inappropriato, un pensiero di San Girolamo diviene provvidenziale, risultando quanto di più calzante per tale episodio: “Excusatio non petita, accusatio manifesta”!

Desidero ricordare al Petricca, che la sottoscritta, ha sempre fatto parte dello stesso gruppo politico e dello stesso partito (PD) dall’anno della sua costituzione (2007) e non ha mai cambiato “bandiera” sia nel bene sia nel male e che nell’ottobre del 2013, è stata eletta dall’Assemblea degli iscritti Segretaria del Circolo PD Sora con 184 voti su 339, ben oltre i voti con cui Petricca è stato eletto. Invece, sono ben noti a tutti sia i “passaggi”, sia le ambizioni personali del consigliere Petricca, che troppo spesso accenna a concetti quali la “coerenza” ed il “gruppo”, ma di cui probabilmente non ne conosce appieno il significato.

Per coerenza ed onestà, voglio ricordare, le molteplici volte in cui è stato convocato il direttivo del Pd di Sora, con espressa richiesta della sua presenza da parte della sottoscritta e dei dirigenti del PD, al fine di poter discutere i punti all’ODG dei vari consigli comunali che di volta in volta si sono susseguiti. Ebbene, ovviamente (ma non dovrebbe essere ovvio) il consigliere non si è mai presentato a dibattere con il “gruppo” di cui lui stesso dice di far parte, non presentando mai in consiglio comunale, alcuna istanza e proposta del Partito Democratico di Sora. Ad onor del vero, Petricca, non ha mai discusso della questione degli Lsu, dell’Atto Aziendale Asl Fr, della decadenza del Presidente Iula, solo per citarne alcune tra le problematiche che hanno riguardato la nostra città di Sora.

Questo comportamento oggettivamente appare alquanto antidemocratico. In estrema ratio, rivolgo ad Enzo Petricca, dall’alto della sua esperienza, prima nei banchi della minoranza (Lista Civica Il Centro, eletto in quota Enzo Di Stefano alle amministrative del 2011), poi sempre in minoranza ma con il Partito Democratico a fine 2013, per poi passare in maggioranza in appoggio all’amministrazione Tersigni nel settembre 2014, una domanda la cui risposta possa illuminare le menti di noi tutti, politici e cittadini: qual è stato il cambiamento ed il valore aggiunto apportato in qualità di consigliere comunale della nostra città di Sora?

Quanto al documento predisposto per l’apertura di credito all’amministrazione Tersigni, voglio ricordare al consigliere (perché probabilmente lo ha rimosso sia dalla sua mente che dal suo computer/tablet), che lui stesso ha redatto il documento presso gli uffici del suo Studio legale e lo ha proposto agli intervenuti già “confezionato”, a cui in qualità di segretaria non ho potuto far altro che avallare le intenzioni del gruppo di maggioranza, visto che senza il nostro appoggio, in quel momento, la Città avrebbe perso ogni rappresentatività in merito all’atto aziendale ASL FR, alle elezioni Provinciali che erano alle porte ed il commissariamento che avrebbe alimentato ulteriori disagi ai cittadini con elevati aumenti alle tassazioni comunali.

Tutto questo in politica ci può stare, caro Petricca, ma non prendiamoci in giro! Nel comunicato stampa del 1 maggio u.s., il consigliere Petricca scrive (pretestuosamente): “… sbandierando una avversione, quasi personalistica, al nominato assessore all’urbanistica e ciò probabilmente perché non ricadente nell’ambito delle sue amicizie o di quelle di qualche suo intimo, in barba alle congiunte volontà del medesimo direttivo”. Il consigliere ed avvocato, continua a scrivere frasi e concetti completamente non corrispondenti al vero, perché dal direttivo di Sora non vi è mai stata votazione alcuna per stabilire chi fosse o meno il papabile assessore che avrebbe dovuto rappresentare il PD locale all’interno dell’amministrazione; la scelta, come ho sempre ribadito con decisione, non riguardava una questione personale della segretaria Tucci, come vorrebbe far credere il Petricca, ma sarebbe dovuta avvenire su base curriculare e sulla scia del cambiamento, anche generazionale, tanto voluta dal Premier e Segretario Nazionale, Matteo Renzi, che sostenevamo e che sosteniamo ancora ad oggi.

In quanto tale, la scelta personalistica, è stata invece, espressione esclusiva del consigliere Enzo Petricca, il quale in barba ad ogni democratica scelta, senza sottoporre alcunché sia al direttivo e sia all’assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Sora, ha operato con solitaria ed arbitraria decisione, scegliendo la figura poi rivelatasi quella del geometra Antonio Conte. Sulla persona dell’assessore Conte non ho mai avuto e non avrò nulla da dire, poiché, a mio modo di vedere è stato sbagliato completamente il metodo utilizzato, dovuto al fatto che nella scelta, non è stato coinvolto nessun organo di partito e non si è data la giusta rilevanza alla democratica decisione che spettava e spetta soltanto al Partito e non ad un singolo consigliere comunale che si arrogava e si arroga il diritto di poter pontificare deleghe, nomi e priorità.

Il mio essere contraria a tale scelta è stata sempre, prettamente ed esclusivamente, sul fronte politico. Credo che per onestà politica ed intellettuale, che Enzo Petricca in qualità di consigliere, debba delucidare noi tutti cittadini di Sora, per dovere politico e morale, in rispetto anche e soprattutto agli elettori che nel lontano 2011 lo hanno votato. L’intento che noi tutti dobbiamo avere è quello di attivare in concreto sul territorio sistemi per aggregare e non per spaccare, dividere. Ho sempre fortemente pensato e creduto che quando si entra a far parte di un gruppo politico o associativo che sia, il ruolo chiave e centrale lo ricopre la collettività e non il singolo, attraverso il dibattito, la concertazione, il dialogo ed i diversi punti di vista, che devono alimentare e far nascere idee nuove per sviluppare e progredire quel gruppo, quel team.

L’obiettivo è sempre comune ed è sempre trovare la soluzione giusta non per pochi ma per molti, ancora meglio se per tutti. Assentarsi, discostarsi, alienarsi, è sintomatico della priorità data al singolo, al solo individuo al centro di tutto e non alla collettività, e quindi non al rispetto per gli altri e per le idee di tutti. Alla luce di quanto su menzionato, caro consigliere Petricca, con abnegazione, senso civico e senso del dovere, faresti bene a sedere in consiglio comunale non più con il simbolo del PD ma semplicemente a titolo personale, come nei fatti hai abbondantemente dimostrato in questi mesi.

Al di là di questa fuffa inconsistente, la città di Sora merita ben altro, merita sicuramente la risoluzione o almeno la buona volontà di volere risolvere le problematiche legate alla sanità, al lavoro, all’ambiente, alle imprese, alle persone diversamente abili, alle famiglie disagiate, per cui noi abbiamo il dovere di provare e cercare di porre rimedio o attenuare tali difficoltà. Non avrebbe senso se non fosse così, né la politica, né noi politici. Credo sia giusto e doveroso, volerci provare per l’interesse di tutti, a cambiare davvero verso a questa città, che ora sprofonda nel degrado più assoluto.

Quindi per partire nel modo giusto e nella maniera più partecipata e democratica possibile, colgo l’occasione per informare la cittadinanza che anche per le amministrative a Sora per il 2016, saranno indette le elezioni primarie per la scelta del candidato Sindaco del Partito Democratico. Noi tutti dobbiamo impegnarci per fare di più e per fare bene, non bastano né gli slogan, né servono primedonne o dissidi tra poveri, bensì l’impegno costante e tenace di sviluppare nuovi progetti comuni perché quando camminiamo per strada, i cittadini possano e possiamo poter dire sia loro che noi, a testa alta, che buona politica e che buona aria finalmente si respira qui a Sora!»

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