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POLITICA

SORA – Passi carrabili: levata di scudi dall’opposizione

Le dichiarazioni dei consiglieri Serena Petricca, Luca Di Stefano e Fabrizio Pintori.

Redazione Sora24
Redazione

Critiche da parte dell’opposizione consiliare in in merito agli avvisi Tosap recapitati in questi giorni a molti cittadini sorani. Di seguito le dichiarazioni di Serena Petricca, Luca Di Stefano e Fabrizio Pintori.

SERENA PETRICCA – «Abbiamo inoltrato nella giornata di ieri una specifica interrogazione rivolta al sindaco di Sora per conoscere le considerazioni e le valutazioni dell’amministrazione comunale rispetto agli avvisi di pagamento per i passi carrabili nello specifico Tosap, che sono stati inviati ai cittadini per le annualità 2014,2015, 2016, 2017 e 2018. Molti cittadini, già a fine anno, si sono visti recapitare avvisi di pagamento per passi carrabili, che riteniamo nella maggior parte dei casi non dovuti, in quanto riguardano i cosiddetti passi carrabili a raso. Ricordiamo che il regolamento Tosap, approvato dal Comune di Sora all’art. 63 comma 1 alla lettera c) prevede espressamente che: “Gli accessi carrabili o pedonali quando siano posti a filo con il manto stradale e, in ogni caso, quando manchi un’opera visibile che renda concreta l’occupazione e certa la superficie sottratta all’uso pubblico”. Sul tema si è espressa anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16733/ del 27 luglio 2007, sezione tributaria, per ribadire che i passaggi carrabili a raso non sono soggetti a tassa. La suprema Corte ha stabilito che il passo a raso, cioé senza taglio di marciapiede, listoni delimitativi o altre opere, “non determina un’occupazione visibile del suolo pubblico”, dato che “manca qualsiasi opera o manufatto realizzato su suolo pubblico”, e che “non presenta interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione ed un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività. Abbiamo ritenuto, con l’invio dell’interrogazione, quindi, fare chiarezza prima che i cittadini pagassero avvisi che poi si rivelassero illegittimi e non dovuti. In particolare abbiamo chiesto il numero degli avvisi emessi e la metodologia usata per l’individuazione dei destinatari degli avvisi stessi, visto che abbiamo ricevuto lamentele circa l’inserimento di alcune strade rispetto ad altre e quali sono le considerazioni dell’amministrazione comunale rispetto alle contestazioni che noi abbiamo sollevato circa l’illegittimità degli avvisi di pagamento alla luce della esenzione prevista dal regolamento Tosap e soprattutto quali sono le loro valutazioni e se intendono assumere determinazioni rispetto alla possibilità di annullare sempre in autotutela degli avvisi stessi, soprattutto per i passi a raso, al fine anche di evitare inutili giudizi. Invitiamo, pertanto, questa Amministrazione, che ha un disperato bisogno di “far cassa”, a non tassare i cittadini “a strascico”, ma – unitamente alla Gestione Tributi e secondo le procedure previste – verificare chi è tenuto al pagamento della tassa in argomento. Si eviterebbero “cantonate”, anzi…”carraiate”. Abbiamo ritenuto quindi lo strumento della interrogazione ed il luogo del consiglio comunale i più idonei ad affrontare la problematica».

LUCA DI STEFANO – «L’amministrazione De Donatis si dimostra ancora una volta irrispettosa verso i propri cittadini. In un momento di evidente crisi economica, in cui le famiglie fanno i conti con i centesimi per arrivare alla fine del mese che necessità aveva l’amministrazione De Donatis di riscuotere 5 anni di balzelli arretrati tutti in un’unica soluzione senza preavviso? Fermo restando che, sia giusto versare il dovuto alle casse Comunali, visto che se c’è un diritto esiste anche un dovere, le modalità scelte da questo governo della città sono irrispettose del cittadino contribuente. Possibile che si è dovuto aspettare l’ultimo giorno utile per richiedere ai cittadini il pagamento di somme derivanti dall’imposizione della tassa occupazione spazi ed aree pubbliche, cioè i passi carrabili, che giacevano dimenticate su qualche scrivania? Che cosa ha fatto dal suo insediamento questa amministrazione per pianificare delle scadenze adeguate per esigere i tributi? Ancora una volta l’assessore al bilancio gioca con la legge e con le tasche dei sorani per riempire le vuote casse comunali, ancora un altro fallimento di questa amministrazione che pensa alle opere altisonanti e non si preoccupa dell’ordinaria amministrazione. Ci meritiamo degli amministratori più capaci. Noi ci stiamo preparando».

FABRIZIO PINTORI – «In questi giorni molti sorani stanno ricevendo gli avvisi di accertamento relativi a ben cinque annualità, dal 2014 al 2018, per i passi carrabili. Premesso che è giusto pagare quanto dovuto rispettando le scadenze previste, si ritiene che sarebbe stato molto più opportuno non far accumulare così tante annualità, ma richiedere ai contribuenti di pagare di volta in volta. In questo caso, considerando l’arco temporale, appare ovvio che la responsabilità politica vada condivisa tra l’Amministrazione De Donatis e quella Tersigni. Al di là di queste valutazioni, si ritiene che sussista un problema che potrebbe esporre l’Ente a numerosi ricorsi, con possibilità di non riuscire ad introitare le somme previste dando luogo ad un potenziale danno erariale di notevole entità. Qualcuno ricorderà che, in passato, il M5S Sora aveva rappresentato alla Corte dei Conti che la nomina degli attuali dirigenti comunali (avvenuta a fine febbraio 2017) era nulla per violazione di una norma imperativa. Poiché la nullità non è sanabile, tutti gli atti firmati dai dirigenti – quali eventuali avvisi di accertamento – potrebbero essere impugnati da eventuali interessati. Al riguardo, si deve ricordare che il M5S con un’apposita interrogazione consiliare chiese all’Amministrazione Comunale di revocare in autotutela la nomina dei dirigenti, ma la richiesta non venne accolta. Eppure prima di procedere con una qualsiasi tipologia di assunzione – comprese quelle dei dirigenti – il Comune, a mente del comma 1, dell’art. 48, del D. Lgs 198/2006, avrebbe dovuto redigere ed approvare il Piano Triennale Azioni Positive in quanto in mancanza di esso si applica il disposto dell’articolo 6, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, vale a dire il divieto per le Amministrazioni Pubbliche di assumere nuovo personale. L’eventuale inosservanza di detto divieto, accertata dalla Corte dei conti in sede di analisi dei questionari, impone alla Sezione di segnalare la circostanza alla competente procura erariale, atteso che l’inadempimento di cui trattasi, involgendo norme imperative, determina anche ricadute in termini di responsabilità amministrativa, disciplinare ed erariale. Purtroppo, nonostante le insistenze del M5S Sora il citato Piano Triennale venne approvato soltanto il 29 dicembre 2017, con la delibera di Giunta Comunale n. 334 e successivamente rettificato in data 31 gennaio 2018, con delibera di Giunta Comunale n. 11. L’Amministrazione De Donatis non ha colto i rilievi ed i suggerimenti fatti a suo tempo dal M5S Sora ed ora corre il concreto rischio di essere soggetta ad un numero elevato di ricorsi per i passi carrabili con il pericolo di soccombere in giudizio».

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