CRONACA

Sora, tre misure cautelari per spaccio di droga: indagine dei carabinieri nella Valle di Comino

22 Ottobre 2025

Tre persone arrestate e sottoposte a misure cautelari per spaccio di droga nella Valle di Comino. L’indagine dei Carabinieri di Sora e Alvito, coordinata dalla Procura di Cassino, ha portato anche al sequestro di conti correnti e carte Postepay.

Redazione

Operazione coordinata dalla Procura di Cassino

Dalle prime ore del mattino i Carabinieri della Stazione di Alvito, con il supporto dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sora, della Stazione di San Donato Val di Comino e di altre articolazioni della Compagnia di Sora, stanno eseguendo tre ordinanze di applicazione di misure cautelari personali e reali nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Cassino, riguarda tre soggetti su un totale di sette indagati. L’attività è stata condotta anche con la collaborazione dei Carabinieri delle Compagnie di Gioia del Colle (BA) e Amelia (TR).

Un’indagine articolata tra Alvito e San Donato Val di Comino

Le indagini, avviate dai militari di Alvito e successivamente condivise con quelli del NORM e della Stazione di San Donato Val di Comino, hanno consentito di documentare un’intensa attività di spaccio nella Valle di Comino.
Secondo quanto accertato, due fratelli di 42 e 39 anni, già noti alle forze dell’ordine, avrebbero organizzato una vera e propria “impresa familiare” dello spaccio, gestendo un’ampia rete di clienti e collaboratori. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, hanno permesso di ricostruire centinaia di episodi di cessione di droga, con compiti distribuiti tra i due fratelli e alcuni fiancheggiatori.

Arresti domiciliari e divieto di dimora

I due fratelli sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, mentre un terzo soggetto, un 39enne della zona, è stato sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Frosinone con obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Le misure sono state eseguite in tre località diverse, con il supporto delle unità cinofile del Nucleo di Roma Santa Maria di Galeria. Due degli indagati si trovavano già ospiti di comunità terapeutiche.

Le intercettazioni e il “paradosso” del recidivo

Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno sequestrato più volte sostanze stupefacenti e documentato numerose cessioni, anche avvenute presso l’abitazione dei fratelli o in luoghi concordati con i clienti.
In un caso, definito dagli investigatori “paradossale”, il più giovane dei due fratelli, appena uscito dal tribunale di Cassino dopo la convalida del suo arresto e la conferma dei domiciliari, avrebbe ripreso a spacciare già nel viaggio di ritorno, venendo nuovamente individuato e segnalato.

Sequestrati conti correnti e carte prepagate

Oltre alle misure personali, il GIP ha disposto anche una misura cautelare reale: il sequestro preventivo di somme di denaro presenti su conti correnti bancari, postali e su carte Postepay intestate ai due fratelli.
L’attività è stata svolta con la collaborazione della Tenenza della Guardia di Finanza di Sora, che ha analizzato i flussi economici evidenziando forti discrepanze tra il denaro movimentato e le dichiarazioni reddituali dei due indagati, privi di attività lavorative lecite.

Nei prossimi giorni gli indagati saranno sottoposti a interrogatorio per la valutazione delle esigenze cautelari.
Si precisa che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, durante le quali gli indagati potranno esercitare i propri diritti di difesa.

Fonte: Comando provinciale Carabinieri di Frosinone