Cari lettori, non ci crederete, ma per tutta la giornata di ieri centinaia e centinaia di persone si sono recate presso il parco “La Posta” per ammirare il ponte lamellare crollato Mercoledì sera. Praticamente la struttura è improvvisamente diventata un’attrazione turistica. Il problema è che la maggior parte dei “turisti” non si sono accorti che poco distante da quel che resta del ponte “moderno”, fatta eccezione per coloro (oramai pochi, ahinoi!) che ne sono a conoscenza, c’è l’ultima arcata di un ponte romano. Sì, avete capito bene, l’ultima arcata del Ponte Marmone, risalente probabilmente al I Sec. a.C. e fatto distruggere da Federico II nel 1229. “Marmone” era un ponte molto importante perché quello di San Domenico, ma soprattutto il viale San Domenico, all’epoca non esistevano.
Ora: diteci voi se quello indicato nella foto di copertina è un modo dignitoso per rispettare la storia di un popolo, quello sorano. Ovvio, non lo è. E non ci sono neanche delle giustificazioni in merito, perché quest’altra galleria fotografica riportata di seguito e risalente all’estate del 2011, dimostra che il ponte anche negli ultimi tre anni è stato completamente coperto dai rovi. Eppure, per renderlo presentabile, tra l’altro, basterebbe un cartello ed il taglio delle erbacce tre o quattro volte all’anno. È una pura questione di sentimento, di SORANITÀ: merce che non si può comprare.
Ad onor del vero bisogna ricordare che siamo nell’era della superficialità, dove tutto è possibile, anche pensare che i cittadini abbiano l’anello al naso. Un esempio dell’asserto lo fornisce proprio il parco San Domenico: nella zona riservata agli ospiti della cerimonia di intitolazione della struttura, svoltasi Lunedì mattina, erba curata meglio dei prati inglesi. Dietro, ossia dove transitano abitualmente i cittadini per le loro passeggiate, scenario totalmente diverso. Ridiamoci sopra, amaramente.
L’unico fatto positivo è che “grazie” al crollo del ponte, tutti i visitatori hanno potuto conoscere la storia della famiglia La Posta, trucidata dai nazisti il 27 Maggio del 1944 a Ponte Olmo. Iniziativa lodevole quella dell’intitolazione del parco, ma se il contorno è quello appena descritto passa inevitabilmente in secondo piano.
Lorenzo Mascolo – Sora24