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CRONACA

Durissima replica di Tersigni alle dichiarazioni di Rea

Redazione Sora24
Redazione

Pubblichiamo integralmente le dichiarazioni del Sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, inviate a Sacha Sirolli, Direttore Responsabile della nostra testata telematica: “Dopo aver letto sulla stampa le dichiarazioni dell’ex assessore Rea, non posso esimermi dal dover rispondere alle sue farneticazioni. Rea cerca di far passare la sua revoca esclusivamente a causa della sua candidatura al Consorzio di Bonifica della Conca di Sora, e cerca di far breccia sui cittadini presentandosi come vittima della “politica sporca”. La verità, invece, è ben altra. Non vorrei essere costretto in futuro a rendere pubblica la vera motivazione della revoca di Rea, ma se necessario e se ci sentiremo tirati per i capelli, lo faremo, mal volentieri ma lo faremo. Parlo al plurale, perché Rea nelle sue dichiarazioni cerca di gettare fango su un’amministrazione, di cui ha fatto parte, che invece sta lavorando alacremente in maniera trasparente, leale, corretta, ma soprattutto condivisa da tutti i suoi rappresentanti. Forse dovrebbe chiedersi del perché 10 consiglieri comunali, il sindaco e quattro assessori hanno unanimemente deciso di estromettere Rea dalla giunta. Dovrebbe spiegare ai suoi sostenitori il perché  di tanta gratuita severità nei suoi confronti. Ma sono sicuro che non lo farà mai, perché se lo facesse con sincerità rimarrebbe veramente solo, escluso qualche complice sostenitore. I maggiorenni sanno che quando si sbaglia bisogna essere disposti anche a pagare, e nemmeno si può invocare per Rea quella sorta di immunità anagrafica che è esclusiva dei bambini. Quando si cerca di infilare le dita nel barattolo della marmellata e si viene scoperti, si dovrebbe avere la dignità di tacere e di chiedere scusa e non di buttare fango su chi coscientemente e per il bene della città ha deciso di estrometterlo dalla giunta. Per quanto riguarda la sua candidatura, condivido che la libertà è un bene unico, che va difeso a ogni costo, ma esiste anche l’incompatibilità etica e allora bisogna fare delle scelte che vanno innanzitutto condivise con il gruppo, sempre se ci si ritiene appartenenti ad un gruppo. Ma il taciturno Rea ha sempre pensato di essere al di sopra della collegialità e di poter decidere tutto da solo. L’unica attenuante che mi sento di riconoscergli è la sua totale inesperienza, aggravata dal fatto di lasciarsi mal consigliare da persone che di esperienza ne hanno meno di lui. Spero di non dover più ritornare su questo argomento ma sappia Rea che difenderò sempre la mia maggioranza, composta da persone serie, competenti ed oneste. Ma forse, a causa del suo volontario isolamento e distratto da altri interessi, Rea non se n’è mai accorto.”

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