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POLITICA

L’ospedale di Sora aspetta risposte che non arrivano: Vinciguerra incalza Asl e Regione

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma del consigliere comunale Augusto Vinciguerra.

«Ad oggi nessuna risposta ci è giunta dalla Direzione Aziendale della ASL sulla possibilità di nuove acquisizioni di personale sanitario, medico e paramedico, da utilizzare presso la struttura ospedaliera di Sora. Dopo una settimana dall’incontro del Direttore Generale con la cabina di regia presso la Regione Lazio non ci è dato di sapere le indicazioni, mobilità per gli infermieri, graduatorie per i medici, per avere nuove risorse umane che possano far superare non un momento di crisi, ma una vera emergenza di personale mancante.

Ormai in ospedale tutti i lavoratori vivono l’ansia del cambio del turno. Certo non è il momento di trovare il mandante di tale criticità, sicuramente è il tempo per capire e quindi adoperarsi affinché si dia luogo ad una inversione di tendenza riguardo la sanità provinciale ed in particolare modo a quella del nostro territorio.
Se anche una amministrazione venga abbandonata senza una chiara indicazione su come si pensa di procedere, come operatore sanitario mi sento deluso e sconfitto per aver dato credito ad un gruppo dirigente che resta attento alle procedure e non al risultato atteso dalle persone che si recano in ospedale.

Se per la Pediatria, un accordo trasversale che vede i medici pediatri di base e quelli dell’ospedale di Alatri a cui va tutto il nostro ringraziamento, la copertura di turni di guardia, non riusciamo a capire perché non si facciano assunzioni per i Reparti di Medicina, Pronto Soccorso, Radiologia, dopo che ci è stato detto di un corposo risparmio economico aziendale nel primo semestre che permetterebbe una immissione di personale. Anche la mobilità, per il rientro di numerosi infermieri attualmente in servizio presso altre strutture ospedaliere della regione Lazio, non viene attuata e non abbiamo notizie del perché.

Altra beffa è stato l’incontro con la dirigente del SIMT di Frosinone, Dott.ssa Gargiulo, che aveva promesso, dopo un acceso incontro presso la Direzione Sanitaria del nostro nosocomio, di mantenere inalterata la dotazione organica e la struttura funzionale del nostro CTO, ed invece scopriamo che da ieri sono state ritirare tutte le sacche di sangue presenti in ospedale all’infuori di quelle strettamente necessarie X l’emergenza/urgenza. Con il Sindaco di Sora oggi è stato convenuto di inviare due lettere urgenti alla dirigenza aziendale della ASL ed alla dott.ssa Gargiulo, Direttore del CTO Aziendale, per avere innanzitutto chiarezza negli atti disposti e rapide risposte sugli argomenti sovraesposti. Non ci limitiamo a rivendicare passate azioni che hanno prodotto una serie di inutili interrogazioni regionali mai con una risposta esauriente.

Anche le manifestazioni messe in atto da movimenti e coordinamenti se non avessero avuto la forza nella presenza della popolazione del nostro territorio sensibilizzati principalmente dall’ADO non avrebbero certamente avuto il risultato poi ottenuto. Nelle piazze, sul Comune molti dipendenti ospedalieri hanno dato tempo, carattere e motivazione alle battaglie poi concluse con l’arrivo di colleghi medici e collaboratori sanitari già da settembre scorso. Oggi purtroppo nuovi e più corposi pensionamenti, periodi di ferie da godere (non rinviabili) e nuove assurde disposizioni di ristrutturazione dei servizi hanno di nuovo alzato la criticità nell’assistenza.

Non rimaniamo inermi di fronte a situazioni che vedono i nostri concittadini vessati e ingannati sia da medici dirigenti aziendali che nella loro vita hanno semplicemente accompagnato il movimento di una provetta per le analisi cliniche, sia da politici movimentisti dell’ultimo anno che invece hanno pensato di cavalcare lo sdegno dei cittadini in una battaglia condotta e gestita da altri. Si tornerà a riflettere, discutere ed agire secondo i tempi ed i modi che i cittadini ci indicheranno. Una delega consiliare deve solo essere motivo di stimolo costruttivo di confronto fra le parti tecniche e quelle politiche. Dovremo sempre porci quali facilitatori di processi positivi che abbiano come unico scopo la salute dei nostri cittadini».

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