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POLITICA

Un pezzo di pizza in più non basta per rialzare l’economia di Sora

Redazione Sora24
Redazione

Oltre 3000 visite all’articolo sul mercato domenicale, 72% di lettori soddisfatti dopo averlo letto (tra i pochi che hanno votato), 144 “mi piace” sulla pagina Facebook del giornale (cifra enorme per un link ad un articolo, basta controllare gli altri), ben 602 “consiglia” ed anche qualche commento positivo da parte dei cosiddetti “nemici”. Sa cosa significa questo in numeri, Sig. Sindaco? Che l’idea del mercato è complessivamente piaciuta ai cittadini. Non solo: rovesciando la medaglia significa pure che le critiche, soft o feroci che siano, vanno sempre prese sul serio, perché l’oppositore è paradossalmente il miglior alleato dell’amministratore.

Dunque, se finora su questo giornale abbiamo letto un buon 90% di critiche ed un 10% di approvazioni, vuol dire che 9 volte su 10 il governo cittadino ha sbagliato le sue valutazioni, non che la gente sia contro l’amministrazione. Quest’ultima deduzione è tanto superficiale quanto offensiva per i Sorani, che non sono stupidi e giudicano sempre un’azione amministrativa contestualmente alle capacità che essa dimostra nel portare vantaggi alla collettività ossia a loro, nell’economia, nello sport, nel sociale, nella sanità, in ogni campo, com’è giusto che sia.

Nel caso del centro Serapide, ad esempio, ci sono tantissime persone che approvano l’ipotesi di acquisto dello stabile da parte del Comune per trasformarlo in cittadella dello studio, universitario o scolastico che sia. Ci sono 110 appartamenti nelle due torri da destinare a studenti provenienti da ogni angolo d’Italia e d’Europa, ma soprattutto c’è un edificio enorme da riempire di ragazzi, docenti e tecnici, alias cultura e sviluppo. Ci sono anche dubbi sulla fattibilità dell’opera, come quelli sollevati dal Prof. Morganti. In ogni caso c’è una gran voglia di partecipazione popolare, una vera manna dal cielo. Dinanzi a tale scenario, è impossibile per qualsiasi sindaco non provare una irrefrenabile voglia di passare subito all’azione per fare qualcosa di grande, qualcosa che resti nella storia, costi quel che costi. Le confido che morirei d’invidia vedendola tagliare il nastro del polo universitario, tecnologico, scientifico ed umanistico, “Serapide” di Sora.

Tornando al mercato domenicale, due cose sono saltate subito all’occhio ieri mattina: il soddisfacente numero di persone a passeggio alle ore 10,30, quando in genere il centro storico è completamente deserto fatta eccezione per le persone che vanno a Messa, ed i ragazzi che gustavano il loro pezzo di pizza. Non si rialza certamente l’economia di Sora vendendo un pezzo di pizza od un gelato in più, sia chiaro. Sta di fatto che il mercato, complice una bellissima giornata di sole, ha incentivato sia la presenza in città che l’appetito. E’ dunque un buon inizio, ma non basta: una città come Sora deve saper attrarre persone tutto l’anno. Che si tratti di mercato domenicale, di sabato dello shopping, di notte bianca dei saldi, di manifestazioni culturali, enogastronomiche (mai pensato ad una giornata dedicata ai prodotti tipici delle tre valli intorno a Sora, dell’Alta Terra di Lavoro?), il centro storico della nostra città deve diventare nell’immaginario collettivo un luogo dove nel weekend c’è sempre gente.

Lorenzo Mascolo – Sora24

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