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CRONACA

Una ragazza di Sora scrive alla COTRAL: “COme TRAscurare Le persone”

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta alla COTRAL SpA.

«Mi chiamo Cristina Mammone, ho 27 anni e sono una ragazza di Sora. Attraverso le pagine di codesto giornale, desidero fare un pubblico reclamo per i sempre più frequenti disservizi che la vostra azienda sta causando a noi cittadini. Vi spiego.

Ogni giorno, per un tirocinio a Frosinone prendo l’autobus Cotral della tratta Sora – Giglio – Frosinone Elicotteri che, come sapete, parte o meglio “dovrebbe partire” alle 6:45 dalla Stazione di Sora e ripartire poi da Frosinone alle 17:00. “Dovrebbe partire” perché capita sempre più spesso che l’autobus, importante per operai e studenti, venga soppresso o arrivi anche con mezz’ora di ritardo, provocando così disagi nell’arrivare a scuola o a lavoro.  Pertanto noi pendolari, in attesa sotto le pensiline (quando ci sono), siamo costretti ad aspettare a lungo e, nel caso in cui non passi proprio, a farci accompagnare dai nostri genitori o a prendere la macchina per raggiungere la scuola o il posto di lavoro, spendendo così soldi per la benzina, oltre l’abbonamento di 24,50 euro che paghiamo al mese per “non” usufruire dei vostri servizi.

Le ragioni per i ritardi o per il mancato arrivo sono varie, alcune volte l’autobus per il freddo non riesce a mettersi in moto, altre volte pur riuscendo a partire si danneggia per strada o in altri casi manca proprio il personale che serve a coprire le corse. Questa mattina infine, dopo l’ennesima volta che l’autobus non è partito, ho telefonato al deposito per farmi spiegare il motivo e mi è stato risposto che la macchina a disposizione non riusciva a partire, per cui questa, come altre venti corse, erano state soppresse. Inoltre, alla mia domanda su come poter fare qualcosa mi è stato suggerito di fare una denuncia ai carabinieri.

Riflettendo su questo, mi rendo conto che l’azienda sta avendo dei problemi, tra macchine vecchie, autisti che scarseggiano e tante corse da svolgere, ma non credo che fare una denuncia ai carabinieri sia la strada giusta per risolvere la situazione. Ritengo invece che basti un po’ di buon senso e tanta ORGANIZZAZIONE affinché si provi almeno a sistemare le cose, visto che non si può, così arbitrariamente, sopprimere una corsa di autobus, in qualità di servizio pubblico, senza poter avvisare i passeggeri o rimediare in altro modo.

Spero che queste mie parole possano realizzare una vera presa di coscienza da parte vostra e di chi sta sopra di voi, per farvi capire fino in fondo che avanti in questo modo non si può andare, e che, se come azienda pubblica sovvenzionata da noi cittadini tenete alla vostra credibilità e al nostro benessere non potete più comportarvi così. Un cordiale saluto.»

Dott.ssa Cristina Mammone

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