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Isola del Liri

A Isola del Liri la presentazione del libro sulla storica cartiera Gemmiti

La prima industria della carta a Carnello nacque nel 1519, ma fu nel XIX secolo che prese forma un vero distretto cartario lungo il Fibreno.

Redazione Sora24
Redazione

Sabato 31 maggio 2025, alle ore 18:00, presso Casa Laurentia, l’ingegnere Donato Venditti presenterà il volume di Sergio Fiorelli dedicato alla storia della storica cartiera costruita da Francescantonio Gemmiti sul fiume Fibreno.

Dal Fibreno all’asta: la lunga storia di un opificio

Il libro ricostruisce le vicende della cartiera realizzata da Gemmiti nel 1817, poi acquistata da Dionisio Courrier e infine venduta all’asta nel 1911 a Giovanni Battista Mancini. Un racconto che ripercorre più di un secolo di storia industriale del territorio, con documenti, immagini e testimonianze, valorizzando un capitolo fondamentale dell’identità locale.

L’appuntamento

L’incontro si terrà nella Sala Palermo di Casa Laurentia, in via B. Carloni 5. La cittadinanza è invitata a partecipare. Un evento per riscoprire le radici industriali della Valle del Liri e il patrimonio culturale della cartiera Gemmiti.

NOTE

Le radici dell’industrializzazione nella Media Valle del Liri affondano nel Cinquecento, quando sotto il dominio di Guglielmo di Croy e della famiglia della Rovere si assistette ai primi segnali di attività produttiva organizzata, in particolare nel borgo di Carnello. Nel 1519, Ottavio Petrucci di Fossombrone, inventore di un metodo per la stampa della musica, ottenne dal duca di Sora l’autorizzazione a produrre carta a Carnello. L’idea nasceva dalla necessità dello stesso Petrucci di disporre di carta per la sua attività editoriale. Secondo l’ingegnere Osvaldo Emery, è possibile retrodatare la nascita dell’industria cartaria a proprio a quell’anno: «Forse la data di nascita della fabbricazione della carta ad Isola del Liri potrebbe esser retrodatata di quasi un secolo… Questo può essere in ogni caso considerato come il punto di partenza dell’attività produttiva che ha poi maggiormente caratterizzato la regione». Più di due secoli dopo, nel 1817, Francescantonio Gemmiti costruì una nuova cartiera sulle rive del Fibreno, a Ponte Marmone, inizialmente senza licenza. Solo il 20 ottobre 1820 il Comune gli concesse il permesso ufficiale di impiantare e attivare una “Gualchiera” e una cartiera con l’uso delle acque del fiume. Nel 1830 entrò in società con lui Carlo Gigli, dando vita alla ditta Gemmiti & Gigli. Alla fine del XIX secolo una grave crisi colpì l’industria cartaria locale. Le cartiere di Isola del Liri e dintorni non riuscivano più a competere con quelle del Nord Italia, dotate di impianti moderni e più efficienti, vicine alle materie prime e ai grandi centri di consumo. Dopo anni di attività, la Gemmiti & Gigli fu venduta a Dionisio Courrier. La gestione passò poi al figlio Eugenio, che però fu costretto a chiudere per fallimento agli inizi del Novecento. Il Cav. Courrier provò a rilanciare l’opificio affittandolo ad altri imprenditori, ma senza successo. La struttura venne infine chiusa definitivamente e nel 1911 fu acquistata all’asta da Giovanni Battista Mancini.

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