Nel Lazio, la normativa regionale ha delineato un percorso specifico per l’accesso a questa terapia, offrendo ai pazienti residenti la possibilità di beneficiare dei suoi effetti terapeutici in modo regolamentato.
Cos’è la cannabis terapeutica
Con il termine “cannabis terapeutica” si fa riferimento all’uso medico della pianta di cannabis e dei suoi derivati per alleviare sintomi associati a varie condizioni patologiche.
I principali principi attivi utilizzati sono il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD), noti per le loro proprietà analgesiche, antinfiammatorie, anticonvulsivanti e rilassanti.
La cannabis viene somministrata in diverse forme, tra cui infiorescenze essiccate, oli, capsule e preparazioni galeniche, sempre sotto stretto controllo medico.
Chi può accedere alla cannabis terapeutica nel Lazio
Nel Lazio, l’accesso alla cannabis terapeutica è regolato dai decreti U00151/2017 e U00470/2018 del Commissario ad acta della Sanità. Possono beneficiarne i residenti affetti da patologie per le quali la letteratura scientifica riconosce il potenziale terapeutico della cannabis, come dimostrato da studi clinici controllati, osservazionali, revisioni sistematiche e metanalisi.
È importante notare che, oltre a queste condizioni, la cannabis terapeutica può essere prescritta anche per altre patologie, come nausea e vomito causati da chemioterapia, cachessia, anoressia, glaucoma resistente alle terapie convenzionali e sindrome di Tourette. Tuttavia, in questi casi, la prescrizione è a carico del paziente e non rimborsata dal Servizio Sanitario Regionale.
Rimborsabilità della cannabis medica nel Lazio
Inizialmente, la rimborsabilità della cannabis terapeutica nel Lazio era limitata a tre condizioni: dolore correlato a spasticità nella sclerosi multipla, dolore in pazienti con lesioni al midollo spinale e dolore nei pazienti oncologici.
Tuttavia, con l’integrazione del Decreto del 2018, le patologie rimborsabili sono state ampliate e ora includono:
- Dolore cronico resistente ad altri trattamenti farmacologici, in particolare nei casi di dolore neuropatico o dolore associato a condizioni come la sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale;
- Spasticità muscolare di grado moderato-severo, soprattutto in pazienti affetti da sclerosi multipla, quando non adeguatamente controllata con terapie convenzionali;
- Malattie rare certificate dai centri di riferimento regionali, qualora non vi siano alternative terapeutiche disponibili.
Per ottenere la rimborsabilità, è necessario che la prescrizione sia effettuata da uno specialista che redigerà un Piano Terapeutico. L’erogazione del prodotto a carico del Servizio Sanitario Regionale (SSR) avviene attraverso le farmacie dei centri prescrittori. Per le prescrizioni a carico dell’assistito, le preparazioni galeniche possono essere erogate dalle farmacie convenzionate.
Chi può prescrivere la cannabis terapeutica
In generale, qualsiasi medico iscritto all’Ordine può prescrivere la cannabis a uso medico. Tuttavia, per le prescrizioni rimborsabili, è necessaria la valutazione di uno specialista che redigerà un Piano Terapeutico dettagliato. La prescrizione avviene tramite ricetta medica non ripetibile, da rinnovare a ogni ciclo di trattamento.
Inoltre, per fini statistici e di monitoraggio, è obbligatoria la compilazione della Scheda per la raccolta dati dei pazienti, disponibile sulla piattaforma web dell’Istituto Superiore di Sanità. Questa scheda include informazioni su età, sesso, posologia, esigenze del trattamento e risultati ottenuti.
Cannabis light: un’alternativa accessibile
Per coloro che non rientrano nei criteri per la cannabis terapeutica, la cannabis light rappresenta un’alternativa accessibile. Questi prodotti, disponibili in negozi specializzati, offrono i benefici del CBD senza gli effetti psicoattivi del THC, e possono essere utilizzati per il benessere generale e il rilassamento.
Un esempio di punto vendita specializzato è Weedzard, che offre una vasta gamma di prodotti a base di cannabis light, tra cui infiorescenze, oli e cosmetici, garantendo qualità e conformità alle normative vigenti.