In merito alla questione relativa alla risoluzione del contratto con Acea, l’Amministrazione comunale sta seguendo un percorso strutturato e unitario, iniziato con la Consulta d’ambito del 14 gennaio 2016. In quell’occasione i rappresentanti dei Comuni, tra cui quello di Sora, hanno richiesto alla Segreteria tecnica operativa (STO) di redigere una relazione sulle inadempienze del gestore idrico ed un parere su una fusione tra ATO5 e ATO2.
Il 28 gennaio, data in cui si è riunita nuovamente la Consulta d’ambito, la segreteria ha documentato le inadempienze di Acea che, in base a quanto previsto dagli articoli 30 e 34 della Convenzione, sono tali da chiedere l’immediata procedura di contestazione e messa in mora. Nel prossimo Consiglio comunale, dunque, verrà inserita all’ordine del giorno una proposta di delibera che mi delegherà ad esprimere, nella Conferenza dei Sindaci del 18 febbraio 2016, il voto per la messa in mora di Acea affinché fornisca, nei tempi assegnati, adeguate giustificazioni sulle contestazioni che gli sono state mosse.
Queste riguardano i disservizi quotidiani, le tariffe applicate, gli investimenti e i rapporti con gli utenti. Tematiche estremamente gravi perché attinenti ad un servizio indispensabile per i cittadini. Se le giustificazioni di Acea saranno giudicate dai sindaci non sufficienti a superare le contestazioni, sarò il primo ad impegnarmi per la risoluzione del contratto. Ritengo che per il Comune di Sora la strada giusta da seguire sia questa. Una risoluzione contro legge, come sbandierata da qualcuno, avrebbe portato solo altri soldi dei nostri cittadini nelle casse di Acea.
