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CRONACA

ALMANACCO SORANO – 21 Ottobre 1962: muore a Roma Edoardo Facchini, “Defensor Civitatis”

Nato a Sora nel 1886, fu Vescovo di Alatri e infaticabile servitore degli ultimi. Con grande coraggio si oppose ai soprusi dei nazifascisti prendendo a cuore la sorte delle persone internate del campo di concentramento delle Fraschette.

Redazione Sora24
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Il Concilio Vaticano II era iniziato da una decina di giorni quando lo colse la morte, proprio mentre stava partecipando ai lavori. Se ne andò così il 21 Ottobre 1962, a 76 anni, il Vescovo di Alatri, Edoardo Facchini. Nato a Sora il 2 Gennaio 1886, nella Sora di Alta Terra di Lavoro, completamente diversa da come la vediamo noi oggi, complice il tragico sisma del 1915, Facchini fu ordinato sacerdote il 16 Luglio 1911, 24 anni prima di essere consacrato vescovo.

Nella Città dei Ciclopi svolse il suo servizio a partire dal 30 Giugno 1935 e fu, secondo le fonti del luogo, un uomo «di straordinario coraggio ed abnegazione. Con modestia e semplicità servì la Diocesi con inesauribile spirito di carità». Durante la seconda guerra mondiale si oppose duramente ai soprusi dei nazifascisti, prendendo a cuore la sorte delle persone internate del campo di concentramento delle Fraschette, che fu istituito dal regime nel 1941 e che nel 1943 contava al suo interno circa 5.500 individui, perlopiù prigionieri slavi e greci.

Una volta terminato il conflitto, durante la fase di transizione che portò alla scrittura della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, il vescovo sorano continuò a spendersi per gli ultimi, guadagnando il titolo di “Defensor Civitatis” (difensore della città) e la medaglia di bronzo al valore. Facchini restò alla guida della Diocesi di Alatri per 27 anni, morendo come già scritto a Roma nel 1962.

Sora, con un certo ritardo rispetto all’importanza della sua opera, solo negli ultimi decenni ha reso onore al coraggioso prelato intitolandogli la scuola media situata in via Piemonte, oggi diretta dalla Preside Prof.ssa Marcella Maria Petricca, e la strada che taglia in due il rione popolare di San Giuliano incrociando via Giuseppe Ferri. Curiosamente, due vie intitolate a un maestro di carità cristiana, cioè proprio Edoardo Facchini, e a un generoso medico comunista candidato due volte al Parlamento (la maggioranza dei concittadini gli preferì il democristiano e “cassinate” Restagno), il primo sorano nativo e il secondo di adozione, s’incrociano in una delle zone più popolari della città.

Lorenzo Mascolo

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