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POLITICA

Antonio Vitale e “l’aventino sorano”: affondo politico contro “Re” Roberto e solidarietà a Pintori

«Non riusciamo a capire quali tattiche ispirino le sue scelte politiche, che hanno danneggiato fortemente l’immagine di Sora», dichiara il coordinatore di Noi con Salvini.

Redazione Sora24
Redazione

DEMOCRAZIA (dal greco antico: δῆμος, démos, “popolo” e κράτος, krátos, “potere”) etimologicamente significa “governo del popolo”, ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato con l’insieme dei cittadini che ricorrono ad una votazione. Chi è investito dal popolo di rappresentarlo dovrebbe essere l’espressione della trasparenza totale nella sua azione politica di governo.

Ebbene, ciò di cui la città di Sora è stata muta testimone, negli scorsi Consigli Comunali, dimostra come chi ha il governo del popolo sorano se ne infischia delle regole della democrazia che prevedono un dialogo fra le parti.
Il rifiuto di una maggioranza, ambigua e con connotati assolutistici, a voler discutere punti dell’opposizione inseriti nell’ordine del giorno attuando una rapida ritirata nell’aventino sorano (Ufficio del Sindaco), ha dell’incredibile.
Puntiamo il dito contro il vero ispiratore, sostenitore e suggeritore di tale azione, il Sindaco, ex civico ora socialista, democratico e trasparente, Roberto DE DONATIS.

Non riusciamo a capire quali tattiche ispirino le sue scelte politiche, che hanno danneggiato fortemente l’immagine di Sora. Potremmo ricordare:

  • la debacle delle Elezioni Provinciali che hanno visto il Sindaco schierare 2 consiglieri, ambedue eletti nella lista di Forza Civica (Forza Italia), in liste opposte (Mosticone con la Lista di CDX e Caschera con la lista voluta da Schietroma (PSI))
  • la mancata attuazione dei punti immediati del suo programma elettorale
  • il voto in appoggio al nuovo presidente della SAF, espressione del PD Frusinate.

Voler colpire l’opposizione, identificata con il consigliere del M5S Fabrizio PINTORI, con azioni eclatanti e teatrali non in linea con quella etichetta democratica, di cui il Sindaco si gloria, che vede nel dialogo / confronto tra le parti la ricerca della migliore soluzione per il benessere delle persone, sa di censura legalizzata.

Ciò che è stato posto in essere, è stato un grave errore di miopia politica che questa Amministrazione pagherà in termini di credibilità politica, e speriamo di voti, appena cadrà implodendo su se stessa. Alla fine della fiera, la maggioranza unita ha “solo” mandato al Consigliere PINTORI un messaggio da Marchese del Grillo ( pur non essendo composta da seguaci del Grillo), mentre RE Roberto propone di distribuire “brioches” al popolo so(v)rano che chiede risposte.

A Fabrizio PINTORI va la nostra solidarietà per l’insulso attacco politico subito e, parafrasando un detto attribuito a VOLTAIRE, gli diciamo “«Non sempre siamo d’accordo con quello che dici in politica, ma avresti sempre la possibilità di poterlo dire». È quanto dichiara Antonio Vitale, Coordinatore locale, NOI con SALVINI – SORA.

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