Due persone, padre e figlio appartenenti a una famiglia rom già nota alle forze dell’ordine, sono state poste agli arresti domiciliari su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Cassino, su richiesta della Procura della Repubblica. L’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sora, ha portato all’esecuzione delle misure cautelari per un episodio di estorsione ai danni di un ristoratore del posto.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto emerso, il titolare dell’esercizio avrebbe ospitato a cena un gruppo di ventisei persone. Al momento del conto, i due indagati si sarebbero presentati imponendo di fatto uno sconto, pagando 1.900 euro invece dei 2.806 dovuti. In un secondo momento, avrebbero preteso anche una bottiglia di vino gratuita e costretto il ristoratore a bere con loro, atteggiandosi in modo minaccioso.
L’intervento della Procura
Il Procuratore della Repubblica Carlo Fucci ha sottolineato la gravità del comportamento, aggravato dalla presenza di minori, evidenziando come gli indagati abbiano fatto leva sulla propria appartenenza familiare per intimorire la vittima. La denuncia del ristoratore è stata definita un gesto di coraggio che ha permesso una «ferma risposta dello Stato». Il procedimento proseguirà con le indagini preliminari, durante le quali i due potranno far valere le proprie difese. L’operazione conferma l’impegno congiunto di Procura e Carabinieri nel contrasto all’illegalità sul territorio.
