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CRONACA

BUONE VISIONI (di Aaron Ariotti) – Il Cinema in TV sabato 6 Luglio

Redazione Sora24
Redazione

Oggi, sabato 6 luglio, non c’è proprio niente in tv. Se si esclude il poliziesco “La recluta” del sempre valido Clint Eastwood (ma i suoi capolavori sono altri) alle 23,35 su Rete 4, è davvero una giornata infame per chi ama il cinema. E considerando che a Sora il cinema non c’è più, mi dispiace, ma dovrete alzare il culo dal divano, salire in macchina e spostarvi fino a Isola del Liri o a Frosinone o, se siete davvero temerari, ad Avezzano, tutte città che un cinema, bontà loro, ce l’hanno ancora.

Sembra che “World War Z” valga la pena d’essere visto. Anche se apparentemente non c’è nulla di nuovo, sia che lo si voglia ascrivere al genere apocalittico-catastrofico o più propriamente a quello zombi, il film funziona. O almeno così dicono: io ancora non l’ho visto. La storia, in breve: c’è un virus che trasforma gli esseri umani in zombi. E c’è un contagio mondiale, una terrificante pandemia. Altro che virus dei polli… Roba seria! L’eroe che dovrà cercare una soluzione a tutto questo è impersonato da Brad Pitt che, seppur disorientato rispetto alla catastrofe universale che si palesa di fronte ai suoi occhi, è in grado di mettere a fuoco alcuni dettagli decisivi che gli serviranno per trovare una via d’uscita. Piuttosto inquietanti, e inedite nel cinema di genere, le scene di massa zombesche… Se siete tipi impressionabili, magari cambiate destinazione.

“The Lone Ranger”, a giudicare dalla trama, sembra assai divertente. Tonto (Johnny Depp), un nativo americano dallo spirito guerriero, racconta i retroscena mai svelati che hanno trasformato John Reid (Armie Hammer) da uomo di legge nel Cavaliere Solitario, una leggenda della giustizia. Su un treno in corsa, davanti a un pubblico in visibilio, Tonto ripercorre passo dopo passo l’epica avventura che ha permesso a lui e Reid, da improbabili eroi, di incontrarsi e imparare a conoscersi, lavorando e combattendo insieme contro l’avidità e la corruzione. L’avete capito, è il classico pop-corn movie, un gigantesco fumettone adatto ai bambini di ogni età, che riunisce produttore (Jerry Bruckheimer), regista (Gore Verbinsky) e attore (Johnny Depp) della saga di Pirati dei Caraibi. In pratica un marchio di successo. Interamente finanziato dalla Disney dopo una lunga querelle sui diritti. Curiosità: la storia nasce come dramma radiofonico negli anni ’30.

Se invece non vi piacciono i pop-corn, se siete in cerca di atmosfere completamente diverse ma soprattutto se riuscite a trovarlo ancora in qualche sala, vi consiglio di non perdere “Salvo”, sorprendente opera prima di due autori siciliani, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, vincitore del Premio Semaine de la critique a Cannes 2013. Salvo (Saleh Bakri) è un sicario della mafia. Dopo essere sfuggito a un attentato decide di ammazzare subito il mandante, ma in casa non lo trova. Trova invece Rita (Sara Serraiocco), la sorella non vedente, e la rapisce. Inaspettatamente Rita riacquista la vista… Il film è un noir di rara intensità. Nell’asfittico panorama del cinema italiano, “Salvo” è un tesoro che brilla nelle tenebre. Ha avuto una gestazione lunga e difficile e se non avesse ottenuto consensi a Cannes probabilmente sarebbe ancora in cerca di distribuzione. C’è qualcosa che non va nel sistema produttivo e distributivo nazionale: i piccoli autori, anche se bravi, stentano a conquistarsi la visibilità. Il fatto che un film come questo sia ancora in sala a distanza di una settimana dalla sua uscita, non è una questione di poco conto. Andateci, se potete. Anzi, fate così: lasciate perdere i primi due che vi ho consigliato, tanto quelli li trovate ancora la settimana prossima. Andate a vedere “Salvo” e portateci anche i vostri amici.

Buone visioni.
Aaron Ariotti

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