Campoli Appennino compie un passo decisivo verso il futuro: nella seduta del Consiglio Comunale di ieri è stato approvato il Piano Urbanistico Comunale Generale (PUCG), definito dalla sindaca Pancrazia Di Benedetto un «traguardo storico».
Un piano atteso da decenni
Il PUCG non rappresenta soltanto un passaggio tecnico, ma l’attuazione concreta di una visione politica chiara e ordinata. Dopo anni di attesa, Campoli Appennino si dota finalmente di uno strumento fondamentale per governare lo sviluppo del territorio, nel rispetto dell’ambiente, della legalità e delle esigenze della comunità.
Questo nuovo strumento urbanistico è il primo approvato in tutta la provincia di Frosinone in conformità con la Legge Regionale n. 38 del 1999, frutto di un percorso di copianificazione innovativo e condiviso con gli enti sovracomunali.
Le parole della sindaca Di Benedetto
«C’è grande soddisfazione per il raggiungimento di un traguardo che considero storico» ha dichiarato Pancrazia Di Benedetto, sottolineando come il nuovo piano urbanistico rappresenti non un punto di arrivo, ma «una base concreta su cui costruire il futuro di Campoli Appennino».
La sindaca ha evidenziato l’approccio realistico e coerente dell’amministrazione, che ha scelto di fondare la pianificazione sullo stato di fatto del territorio, tenendo conto delle osservazioni dei cittadini. «Abbiamo scelto la realtà e non le promesse» ha ribadito, ponendo l’accento sulla volontà di procedere in modo concreto e sostenibile.
Non è mancata una nota polemica sull’assenza della minoranza in Consiglio: «La maggioranza ha dato un segnale forte di responsabilità e coerenza politica. La minoranza, scegliendo di non partecipare, ha perso un’occasione storica per contribuire concretamente allo sviluppo del paese».
Infine, Di Benedetto ha voluto ringraziare i tecnici, gli uffici comunali, e gli enti provinciali e regionali per il lavoro svolto con serietà e determinazione: «Oggi Campoli ha un piano vero, utile e in linea con i principi dello sviluppo sostenibile. Da qui si costruisce il futuro».


