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CRONACA

Comunicato stampa congiunto rappresentanti studenti licei “Simoncelli” e “Da Vinci” di Sora: “Meglio occupati oggi, che disoccupati domani!”

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma dei rappresentanti degli studenti del Liceo Classico “Vincenzo Simoncelli” e del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Sora.

“A seguito della manifestazione di martedì, il liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” e il Liceo Classico “Vincenzo Simoncelli” di Sora – insieme a molte altre scuole della provincia – hanno deciso di far sentire la propria voce mettendo in atto una forma di protesta da loro considerata la più significativa. Questo tipo di protesta è diventato un vero e proprio movimento vedendo condivise le stesse richieste e gli stessi obbiettivi da quasi tutte le scuole della provincia. Gli studenti dei suddetti licei, con l’ausilio di una grande comprensione da parte dei docenti e dei genitori degli alunni, hanno dato vita ad una protesta pacifica, occupando la scuola nelle ore pomeridiane e notturne e lasciando spazio, nelle ore diurne, ad attività extracurriculari permettendo comunque il proseguire del pubblico servizio per tutti gli studenti che vogliono usufruirne.

Inoltre, durante le festività dell’8 e del 9 dicembre, gli studenti hanno deciso di continuare il presidio di occupazione per tutta la durata delle due giornate, a dimostrazione che la loro protesta è l’espressione di un insormontabile disagio che deve essere combattuto anche quando si potrebbero trascorrere giorni liberi a casa, dal momento che questa protesta non è una scusa per perdere ore di lezione.

Le cause della protesta sono il consistente taglio ai servizi primari che lo Stato dovrebbe rispettare e garantire, quali l’istruzione e la sanità pubblica. Nello specifico l’ex ddl 953 “Aprea” prevedeva: la privatizzazione della pubblica istruzione ed eliminava il diritto di essere rappresentati, abolendo le assemblee di istituto; tagli all’istruzione pubblica dovuti alla legge di stabilità e alle leggi di austerity imposti dal governo e dall’Europa; l’elevato tasso di disoccupazione giovanile che aumenta pericolosamente di mese in mese; i milioni di euro destinati esclusivamente a scuole private e tolti alle scuole pubbliche (cosa tra l’altro vietata dalla nostra Costituzione); le condizioni di precaria edilizia scolastica che affliggono molte scuole di tutta la nazione; il rispetto dei diritti umani che lo Stato dovrebbe riservare agli studenti che vengono sempre più dimenticati da una società che non sa più vedere il futuro ed è disposta a guardare solo la crisi economica.”

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