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POLITICA

COVID-19, il Consiglio Regionale del Lazio approva 5 ordini del giorno, uno dei quali presentato da Loreto Marcelli

La proposta accolta dall'assise de La Pisana impegna la Regione ad avviare un progetto di screening periodico del personale del SSN del Lazio impegnato in attività di potenziale rischio espositivo al fine di accrescere il livello di prevenzione del contagio.

Redazione Sora24
Redazione

Ancora una seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio, stavolta in modalità telematica, sulle misure e gli interventi per prevenire una seconda ondata di contagi Covid-19 e per la copertura vaccinale dell’influenza stagionale 2020-2021.

33 gli ordini del giorno presentati nella scorsa seduta sullo stesso tema del 7 ottobre – prima firmataria della richiesta di convocazione del consiglio straordinario la consigliera Roberta Lombardi (M5s) – che dovevano essere affrontati la settimana successiva quando invece la Pisana è stata chiusa per interventi urgenti di sanificazione.

Oggi dunque la modalità telematica della seduta, presieduta dal presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini e dal vice presidente Devid Porrello, all’indomani del nuovo Dpcm in vigore da oggi con il quale il Governo ha deciso di intervenire nuovamente per fermare l’impennata di contagi da Covid-19.

Fino alla sospensione alle ore 13,35 sono stati cinque gli ordini del giorni accolti, tutti presentati da consiglieri del gruppo M5s. Respinti invece i primi sei ordini del giorno a firma Davide Barillari dei 24 presentati dal consigliere del gruppo Misto.

Il primo ordine del giorno accolto, a firma Loreto Marcelli ed altri del gruppo M5s, impegna la Regione a potenziare ulteriormente la rete COROnet Lazio attraverso l’individuazione e l’inclusione di nuovi laboratori incaricati di svolgere le attività diagnostiche dell’infezione da SARS-CoV-2 al fine di favorire una maggiore tempestività nell’esecuzione dei tamponi nasofaringei.

Il secondo ordine, prima firmataria Roberta Lombardi, sottoscritto dagli altri componenti del M5s, riguarda il reperimento dei medici scolastici e la loro stabilizzazione, affinché il medico scolastico diventi una figura definitiva nell’ambito della scuola di ogni ordine e grado, nonché, attraverso protocolli d’intesa, i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale possano inviare in via telematica il certificato medico alle scuole e ai servizi educativi per l’infanzia. Si tratta, ha spiegato Lombardi, “della continuazione di un ordine già approvato sulla reintroduzione figura medico scolastico, la Giunta è andata avanti nell’onorare l’impegno emettendo un’ordinanza per il reperimento delle figure necessarie, ora si tratta di capire come si sta procedendo. Inoltre, nella gestione delle malattie diverse dal Covid, si è riscontrata la necessità di supportare le famiglie nella certificazione, e in analogia con la ricetta dematerializzata, di istituire il certificato di malattia dematerializzato anche verso le scuole e i servizi educativi per l’infanzia”.

A firma Devid Porrello ed altri M5S, l’ordine del giorno sul rispetto del distanziamento nel trasporto pubblico, intervenendo col Cotral per verificare quali siano le linee più utilizzate al fine di incrementare l’offerta e assicurare il distanziamento all’interno dei treni regionali e del TPL in tutto il territorio della Regione Lazio. “O si viaggia troppo vicini o l’orario dei mezzi non corrisponde con il nuovo orario di entrata”, ha spiegato Porrello.
Presente alla seduta l’assessore alla Mobilità, Mauro Alessandri, che ha ricordato che la Regione Lazio ha anticipato le previsioni contenute nell’ultimo Dpcm, “prima regione italiana, già con delibera del 4 agosto”, stabilendo nelle linee guida un modello di differenziazione di entrata e uscita dalle scuole, “invitando ogni dirigente di istituto di attenersi a questa differenziazione”. “Vi sono certamente fenomeni di assembramento e ritardi alle fermate dovuti a flessioni operative naturali e alla mancata differenziazione delle scuole. Tutto quello che precedeva il Dpcm è stato realizzato. Rispetto ai treni ci sono dei problemi soprattutto sugli interregionali, abbiamo segnalato le criticità”. Secondo Alessandri, “le criticità sono dovute alla mancata differenziazione degli orari delle scuole che hanno generato situazioni di disagio ma che sono circostanziate, non diffuse su tutto il territorio regionale”, in ogni caso, ha concluso, “ogni elemento sarà accolto”.

Pasquale Cicciarelli (Lega) ha inoltre comunicato di aver scritto una lettera dettagliata al Cotral per quanto riguarda la situazione nella provincia di Frosinone, annunciando una visita ispettiva. Per Giuseppe Simeone (FI), che ha sottoscritto l’ordine del giorno, il problema dei trasporti “è il vulnus della Regione Lazio. Chiediamo il distanziamento di un metro in ogni dove e lo dobbiamo pretendere anche sugli autobus”, ha detto. Anche Valentina Corrado (M5s) si è unita alle considerazioni di Porrello e degli altri colleghi: “continuiamo a ricevere segnalazioni di studenti che non riescono a salire sui mezzi in quanto arrivano già pieni, è una richiesta di buon senso che si sposa con la necessità di mantenere le distanze per evitare contagi. Da Antonio Aurigemma (FdI) l’invito rivolto ad Alessandri affinché Cotral mandi ispettori a controllare “come sono costretti a viaggiare i pendolari”. Anche Orlando Tripodi, sottoscrivendo l’ordine del giorno, ha parlato di “disastro nei trasporti assurdo”, votando tutto il gruppo della Lega a favore dell’ordine del giorno. Per Eugenio Patané (Pd), “è un ordine di buon senso che ci invita a intervenire affinché Cotral possa verificare l’organizzazione, è un lavoro in fieri che si dovrà continuare a fare”. Voto favorevole anche per Massimiliano Maselli (FdI) per il quale però è “intempestivo, bisognava intervenire in modo efficace” prima. “La situazione dei mezzi pubblici è la causa principale dei contagi”. Quello che dovrebbe fare il presidente Zingaretti – assente per motivi istituzionali – con ordinanza, secondo Maselli, è “obbligare a indossare mascherine FP2, perché la maggior parte viaggia con mascherine di tessuto o chirurgiche non idonee”.

Il quarto ordine del giorno accolto, presentato da Loreto Marcelli ed altri del M5s, impegna la Regione ad avviare un progetto di screening periodico del personale del SSN del Lazio impegnato in attività di potenziale rischio espositivo al fine di accrescere il livello di prevenzione del contagio. Per Ghera, si tratta di “ buone intenzioni, tutte operazioni che dovrebbero essere già ricomprese. Raccomandazioni già ampiamente previste”.

Ultimo ordine del giorno approvato quello a firma Silvia Blasi ed altri che impegna il presidente Zingaretti e l’assessore alla Sanità e all’integrazione sociosanitaria, Alessio D’Amato, “a realizzare in tempi brevissimi un significativo ampliamento del numero e della diffusione territoriale dei centri di prelievo pediatrico per i test diagnostici Covid-19 presso strutture sanitarie pubbliche, case della salute e ospedali, in rapporto alla fascia d’età tra 0 e 13 anni. Il tampone nasofaringeo rimane il test di riferimento nelle diagnosi da coronavirus ed è necessario ricorrere spesso a questo test”. Per Barillari invece, la fascia d’età fino a 19 anni ha meno casi di tutte le altre fasce, “le scuole non sono il focolaio e lo stesso ministro ha detto che sia il personale che gli studenti hanno tassi bassissimi”. Per il consigliere ex M5s quindi, si tratta di una previsione “assolutamente inutile”, nonché di una “spesa eccessiva”.

Gaia Pernarella invece ha parlato anche “a nome delle mamme dei bambini in fascia scolare”: “non c’è la possibilità di evitare ai bambini di essere sottoposti al tampone, ci sono pediatri che non visitano se non c’è il tampone, questo ordine del giorno apre un tema”, chiedendo di poter sottoporre i bambini anche ad altre tipologie di test.
Per Tripodi “va rivista tutta la tematica sul mondo dell’infanzia”, proponendo di sottoporre a test i bambini presso le scuole.

Quanto agli ordini presentati da Barillari, sono stati respinti: l’annullamento immediato dell’obbligo delle mascherine per la popolazione pediatrica; la revoca dell’appalto dell’acquisizione di vaccini antinfluenzali 2020/21; un altro sulla sentenza del Tar Lazio del 17 aprile 2020 in merito all’introduzione dell’obbligo per la vaccinazione antinfluenzale al personale sanitario e alla popolazione over 65. Riguardo al quarto ordine a firma Barillari sulla trasparenza del sistema vaccinale regionale e costi relativi all’acquisto del vaccino antinfluenzale, dopo l’annullamento da parte del Tar dell’obbligo alla vaccinazione del personale sanitario e della popolazione over 65, per rendere pubblica la lista delle case farmaceutiche, le gare e numero dei lotti e garantire monitoraggio post-marketing, Corrado ha espresso il favore del gruppo M5s in quanto d’accordo col rendere più trasparente il sistema vaccinale, ma non condividendo “le premesse negazioniste dell’ordine del giorno” ha chiesto lo stralcio delle parti “discutibili”. Così, per la Giunta, l’assessore Alessandri ha fatto proprio l’ordine del giorno che però è stato comunque respinto dall’Aula.

Nel momento di esaminare il successivo ordine di Barillari, Patané è intervenuto sull’ ordine dei lavori poiché lo stesso Barillari aveva nel frattempo emanato un comunicato stampa nel quale si asseriva che “senza discussione saranno bocciati tutti i 24 gli ordini del giorno presentati”. Questo – ha detto Patané – mentre stiamo votando gli ordini del giorno come prevede il regolamento, dopo che il presidente Buschini ha rivolto un invito a Barillari ad illustrarli tutti insieme”. Fatto “gravemente irrispettoso dei colleghi e delle istituzioni. Se Barillari ha preso questo consiglio come palcoscenico ritirasse gli ordini”. Si è trattato di “mero show mediatico”, anche per Corrado.

Si è comunque continuato ad esaminare le successive proposte di Barillari, sull’utilizzo della terapia al plasma iperimmune e istituzione della banca regionale del plasma e un’altra sulla riattivazione dell’ex ospedale Forlanini di Roma per supportare gli altri ospedali nell’emergenza Covid-19.

Corrado ha quindi annunciato il voto favorevole del gruppo su quest’ultimo ordine, anche in presenza di “perplessità su gli altri due punti dell’impegno (obbligo di tutela del plesso immobiliare e revocare le autorizzazioni per i posti letto di terapia intensiva alle cliniche private per utilizzare i posti letto nelle strutture pubbliche).

Stessa disponibilità di Daniele Giannini (Lega) rispetto al ripristino del Forlanini e anche di Simeone che però ha motivato il voto contrario in quanto ritiene “necessario affrontare la questione Forlanini” nel suo complesso. Tant’è che, ha detto Simeone, proprio domani si sarebbe dovuta “tenere una commissione sul futuro del Forlanini, anche alla luce delle ultime dichiarazioni di Zingaretti”, quale possibile sede dell’Agenzia europea di ricerca del farmaco. “Il Forlanini sta a cuore a tutti – ha aggiunto Ghera – bene la commissione e il sopralluogo. I fondi potrebbero essere utilizzati per recuperare altre strutture come il San Giacomo. Noi di FdI faremo un nostro documento per recuperare l’immobile e ridare alla città e alla regione questi spazi. Chiediamo con forza al presidente Zingaretti di trovare soluzioni anche per altri plessi di pregio”. “Anche noi siamo favorevoli alla riqualificazione del complesso del Forlanini”, ha detto Marco Vincenzi (Pd), firmatario del 32° ordine del giorno per la candidatura della Regione Lazio quale sede dell’Agenzia europea per la ricerca biomedica e per la gestione delle crisi sanitarie, individuando nel complesso del Forlanini la sede, “per il resto l’ordine è irricevibile”, ha concluso.

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