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ELEZIONI SORA 2021

DECORO URBANO – Eugenia Tersigni risponde alle domande degli e-lettori

Non avendo potuto partecipare alla diretta streaming di lunedì scorso, la candidata di "Sora nel Cuore" ha voluto rispondere comunque alle domande formulate dagli e-lettori.

Redazione Sora24
Redazione

Il decoro urbano è la cartolina di una città. È il termometro che misura lo stato di cura che l’Amministrazione ha verso il territorio e verso la cittadinanza che le ha dato fiducia. Il decoro urbano è il grado di civiltà di una comunità e ne misura anche lo stato di salute in termini di vivibilità e bellezza. Non è un mistero, perché è proprio sotto gli occhi di tutti, che la nostra città viva in un grave stato di abbandono e incuria. Quella che dovrebbe essere una priorità di un territorio é diventato il nulla in questi anni. Fondamentale è la valorizzazione del fiume sia in termini di pulizia che di fulcro della realtà cittadina, anche in una possibile ottica turistica.

Invece da anni anche il Liri è stato abbandonato. Ovunque si volga lo sguardo c’è tanto lavoro da fare, attraverso una riorganizzare seria che veda un piano di lavoro efficace, innovativo e continuo fatto di idee e iniziative che permettano a Sora di essere garantita da una manutenzione ordinaria che innalzi anche la qualità della vita dei sorani. Nella nostra visione c’è una città con tanti alberi e fiori che oltre all’estetica guardi anche all’ambiente urbano in termini di inquinamento e di riduzione del rumore. Pensiamo che decoro voglia dire anche pulizia degli spazi pubblici attraverso la bonifica dei luoghi di accumulo incontrollato di rifiuti. Questo vale in primis per il nostro fiume Liri.

L’arredo urbano è parte del decoro e serve a rendere ancor più bella e funzionale una città. Fra l’altro potrebbe diventare un tratto distintivo che qualifica e rende peculiare lo spazio pubblico. Per questo credo sia necessario un vero e proprio progetto di design architettonico che vada ad integrarsi perfettamente all’assetto urbanistico esistente abbellendolo. Per fare tutto questo ci vuole competenza e massimo impegno.

E’ questo uno degli aspetti più importanti del nostro programma: garantire una manutenzione costante e ben fatta di Sora anche attraverso iniziative importanti che saranno svelate nel dettaglio con la pubblicazione del programma stesso e che porteranno la città ad assumere un aspetto completamente differente con i cittadini protagonisti di questo nuovo processo volto alla bellezza ed alla creazione di una realtà che lasci tutti senza fiato.

LE DOMANDE DEI LETTORI

Tommaso Prisco: Come valorizzereste il castello e la chiesa della Madonna delle Grazie (il primo in decadenza e la seconda sempre chiusa)?

Il Castello è una questione che abbiamo molto a cuore. E lo stato di abbandono e decadenza nel quale versa è ormai insopportabile. Ritengo sia doveroso fare qualcosa. Cercherò attraverso i fondi del Recovery piuttosto che attraverso il Ministero dei Beni Culturali o con i finanziamenti regionali, di intervenire per il recupero e la valorizzazione di un sito storico tra i più importanti del nostro territorio. Di certo non è cosa facile, inutile negarlo. Non è mia abitudine raccontare favole alla gente. Ci metto sempre la faccia in quello che dico. Sono sicura che il Castello e la Madonna delle Grazie possono essere uno dei punti di forza di un piano turistico strutturato. Di certo c’è bisogno di impegno che contempli una progettualità seria volta all’ottenimento di finanziamenti adeguati a ridonare splendore a tali meraviglie. Tali finanziamenti vanno poi concretizzati in lavori ben fatti e seguiti passo passo. Una cosa è certa niente viene dal niente. Le chiacchiere sono nulla. Ci vuole impegno, tenacia, capacità e competenza di una maggioranza che ci creda veramente e che lotti per la città. Sora lo merita.

Tommaso Prisco: Come pensate di risolvere l’annosa situazione del fiume Liri?

Se riteniamo il fiume una delle risorse della nostra città, se pensiamo che attraverso l’abbellimento e la sua salvaguardia possa passare il rilancio di Sora, ovviamente come conseguenza naturale riteniamo che l’attenzione debba essere continua e meticolosa. Penso che il costante monitoraggio della qualità delle acque possa dare la possibilità di capire quello sta succedendo da un punto di vista ambientale e che la costante collaborazione con le Autorità competenti porti a focalizzare le responsabilità. Pensiamo, poi, che anche da un punto di vista turistico la nostra realtà fluviale sia un faro per il rilancio e la crescita del territorio tutto. Abbiamo idee concrete ed immediatamente attuabili volte a ridare al fiume Liri un ruolo da vero protagonista.  Nel programma spiegheremo anche questo aspetto.

Faber Decio: Decoro urbano è sicuramente pulizia delle strade, marciapiedi in ordine, asfalto nuovo, illuminazione. Ma anche e soprattutto centro storico liberato dalla morsa delle auto e restituito alla cittadinanza. Qualcuno se la sente di esporsi su questo tema spinoso e annoso? Avete visto che fine ha fatto la ZTL in piazza Mayer Ross?

Ritengo sia preliminare rispetto ad ogni ragionamento eventuale su viabilità, chiusura del centro alle auto e quanto da questo derivante, un piano parcheggi, un piano del traffico e un piano urbano per la mobilità sostenibile. Occorre anche un confronto con le varie categorie che operano sul territorio. E’ un percorso che sicuramente va intrapreso e che cercheremo di affrontare con la massima serenità, ma al contempo con la massima determinazione e competenza. Le vie del centro abbellite e quali punti di aggregazione sono sicuramente bellissime idee ma questo deve necessariamente passare attraverso uno studio e un confronto serio. Un piano concreto e strutturato anche tecnicamente, insieme al rifacimento delle strade, è assolutamente necessario e urgente perché anche le arterie principali che portano alla città sono impraticabili e necessitano di attenzione. È inaccettabile vedere Sora così.

Franco Rossi: Quale soluzione per i ponti di San Rocco e San Domenico: rispettivamente inagibile il primo e crollato il secondo ormai da oltre 5 anni?

Il ponte del parco La Posta a San Domenico va assolutamente ricostruito. Non in legno ma in acciaio per garantirne la durata nel tempo. Questo vale anche per il ponte di San Rocco. E’ una questione di sicurezza che va garantita ai sorani.

Gabriella Capoccitti: Vorrei portare all’attenzione dei candidati sindaco il campo sportivo Panico (detto anche campo Trecce), per non parlare di Piazza Annunziata. Quali sono i vostri programmi in merito?

Il campo Panico rientra in un discorso diverso. È una struttura comunale al momento affidata, tramite bando pubblico, ad un soggetto terzo. È soggetta ad un contratto e segue le regole imposte da questo.

Per quanto riguarda Piazza Annunziata il discorso è diverso. Bellissima nel suo essere è stata completamente dimenticata tra sporcizia e abbandono. Riteniamo indispensabile una sua riqualificazione che passi attraverso la pulizia, la riqualificazione e il renderla luogo di eventi. Di certo non molti lo sanno, ma nella parte bassa c’è un’ottima acustica che, unita alla sua naturale configurazione geometrica, la rende naturalmente un teatro all’aperto.

Corrado Busi Rizzi: Quali sono le vostre precedenti esperienze attinenti la realizzazione di quanto indicato nei vostri programmi elettorali in merito al decoro urbano?

Per più di 7 anni sono stata la responsabile del Servizio Manutenzione e Patrimonio. Ho vissuto ogni aspetto ed ogni problema in prima persona accanto agli operai ed alle ditte che hanno collaborato con il comune. Conosco il territorio nel dettaglio, così come le criticità e le potenzialità. In piena consapevolezza posso solo dire… c’è tanto da fare.

Elena Nica: Cosa ne pensate dell’idea di chiudere il Borgo San Rocco dall’inizio dell’arco alla chiesa?

È una decisione che non può essere presa a se stante e in modo isolato. Si commetterebbero tanti errori che Sora non può permettersi. Ritengo indispensabile uno studio serio, seguito da confronti e dibattiti, volto riprogettare tutti gli aspetti della viabilità cittadina. Non possiamo permetterci di procedere random. È necessario strutturare la viabilità di Sora in modo serio e ciò si può fare solo attraverso studio e confronto.

Mario Cioffi: Esistono fondi in bilancio per le manutenzioni e come vengono gestiti? Per quanto riguarda la pulizia delle sponde del Fiume, è possibile pensare a bonifiche programmate, di concerto con gli Organi Regionali preposti alla tutela delle Acque? È possibile organizzare gruppi di Cittadini Volontari, insieme alle Squadre di Lavoro Professionali?

Il bilancio comunale, attraverso il PEG, assegna ogni anno fondi al Servizio Manutenzione. Tali fondi possono variare a seconda delle scelte politiche effettuate dalla maggioranza che decide quante risorse dedicate alle manutenzioni. Il Responsabile del Servizio, a fronte del PEG assegnato e degli importi disponibili sui vari capitoli, considerate le esigenze della città, decide le priorità e le modalità di intervento. Di norma tale Responsabile del Servizio Manutenzione, figura tecnica della macchina comunale, opera in accordo alle linee di indirizzo politico ed alle esigenze evidenziate dalle diverse realtà cittadine.

In merito al fiume Liri è bene precisare che tutto ciò che si trova all’interno dell’alveo é di competenza regionale, in quanto trattasi si asta principale. Tutto ciò che riguarda la manutenzione di tale alveo ricade sotto la responsabilità e la cura degli Uffici regionali competenti. Di certo è dovere della maggioranza interfacciarsi con tale realtà e trovare punti di intesa che permettano una programmazione di intervento volta ad assicurare decoro e tutela.

Sono sempre favorevole al contributo dei Volontari. Ho fatto grandi e importanti cose grazie all’aiuto spontaneo di tanta bravissima gente. Benvenuto il supporto da parte di tutti i cittadini che vogliano dare un contributo fattivo. Il tutto supportato da atti che permettano a tutti di lavorare serenamente e in sicurezza. Tutto si può fare, la cosa importante che ci sia una struttura documentale-amministrativa che consenta tale operatività.

Giorgio Alonzi: Vorrei sapere dai candidati quali sono almeno cinque criticità che gli vengono in mente nell’immediato, per capire se conoscono e vivono davvero la città.

Sicuramente cimitero, Tomassi, scuole, ospedale, istruzione, strade e marciapiedi, sociale e cultura. Mi permetto di soffermarmi anche sull’importanza dell’associazionismo, quale colonna portante della nostra realtà cittadina.

Enrico Bastardi: Vorrei sapere dai candidati cosa pensano di fare per la manutenzione e il miglioramento delle tante zone periferiche di Sora.

Come ho precedentemente spiegato, la manutenzione è un punto fondamentale che vogliamo affrontare subito. L’attenzione per il territorio deve riguardare non soltanto il centro ma anche tutte le zone della città, non soltanto per un discorso di abbellimento e arredo ma anche di servizi per i cittadini. Credo fermamente nella necessità di ripristinare con urgenza la figura dello “stradino” che sembra sia stata oramai persa e dimenticata. Ritengo fondamentale garantire la pulizia delle zone periferiche ma anche il corretto deflusso delle acque. Ci sono sul territorio situazioni difficili e davvero problematiche. Le conosco benissimo. Bisogna porre rimedio a ciascuna di esse. Non è difficile ma è necessario impegno e considerazione per il cittadino. È mia intenzione essere al fianco della gente, così come ho sempre fatto in passato.

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