EVENTI E CULTURA

Elezioni Politiche 1958: i sorani “confermano” l’ex sindaco di Cassino… che poi sarà anche “sindaco-lampo” di Sora

8 Ottobre 2020

Un'altra interessante analisi che rivela, sulla base di dati numerici, come si sviluppò il gap tra la nostra e altre zone della provincia di cui tanto si parla oggi.

Il 25 Maggio 1958 si svolsero per la terza volta le elezioni politiche per il rinnovo della Camera e del Senato. Per quel che riguarda la Camera, a Sora gli elettori aventi diritto erano 14.378: di questi, si presentarono ai seggi in 13.166, pari al 91,57% del totale. Le schede bianche furono 126, quelle non valide (incluse le bianche) ammontarono a 276. Per quanto riguarda invece il Senato, invece, i cittadini aventi diritto erano 12.670. Di questi, si presentarono alle urne in 11.871, ovvero il 93,69%. Le schede bianche furono 252, quelle nulle (bianche incluse) 532. I voti validi, quindi, furono 11.339.

Come nelle precedenti occasioni, per la Camera i cittadini potevano selezionare fino a quattro candidati della lista preferita, mentre per il Senato, trattandosi di un collegio uninominale, i candidati erano unici e già designati. Fu così che, per la terza volta consecutiva, nel collegio Sora-Cassino venne eletto senatore Pietro Carlo Restagno, già Sindaco di Cassino fino al 1957 e futuro Sindaco di Sora da senatore in carica, sebbene per un paio di mesi (1961).

Dunque, perfettamente in linea con le precedenti tornate elettorali, Sora affidò la metà dei propri consensi alla Democrazia Cristiana senza avere in cambio un proprio rappresentante, sia alla Camera sia al Senato, testimonianza lampante di quanto contassero i partiti all’epoca. In particolare, nella corsa a Palazzo Madama la città volsca continuò a dimostrarsi una certezza assoluta per il grande partito di centro, poiché forniva sistematicamente il 10% dei voti totali raccolti in tutto il collegio. Per avere un loro candidato “blindato”, i sorani dovettero attendere altri dieci anni, in quanto la prima candidatura con conseguente elezione di Ignazio Vincenzo Senese venne formalizzata solo nel 1968, quando il piano Marshall aveva già esaurito la propria forza e le curve di sviluppo (o regressione) nei vari luoghi della provincia erano state già tracciate.

Da notare, nei risultati riportati di seguito e messi a confronto con quelli nazionali, la forte componente socialista presente in città, più rilevante di quella comunista. Al tempo stesso, osservando i numeri, saltano subito agli occhi i “classici” 800/1.000 voti assegnati alle destre, che nel 1958 erano in corsa con MSI e altri due partiti monarchici. Già all’epoca, pertanto, erano facilmente individuabili i connotati politici degli elettori sorani (per certi versi riconoscibili ancora oggi), appartenenti in larghissima maggioranza all’area moderata di centro-destra e centro-sinistra.

I risultati di Sora (Camera):

I risultati nazionali (Camera):

I risultati di Sora (Senato):

I risultati nazionali (Senato):

Storia delle elezioni politiche a Sora dal 1946 al 2018

A cura di Lorenzo Mascolo, con dati tratti dagli archivi del Ministero dell’Interno.
PUNTATE PRECEDENTI…

  1. Referendum Monarchia/Repubblica del 1946 – Sora: la “conservatrice immaginaria” con il più alto numero di voti pro Repubblica dell’intera provincia;
  2. Elezioni Politiche del 1948: Quando i sorani elessero senatore il futuro sindaco di Cassino invece dell’ex sindaco di Sora;
  3. Elezioni Politiche 1953: il candidato sorano al Senato c’è, ma il popolo sceglie la DC “cassinate”;