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CRONACA

ELEZIONI SORA 2021 – Mario Cioffi: “Informativa tecnico-elettorale per candidati e non”

Per minare il Sistema Imperiale Dispotico (zero informazione tecnico-elettorale, perché l'Elettore prima e il Cittadino dopo meno capiscono e meglio è), la breve guida dell'Avv. Mario Cioffi per affrontare le elezioni.

Redazione Sora24
Redazione

304 concittadini, inseriti in 19 Liste, sono Candidati al Consiglio Comunale e devono dividersi circa 17.000 votanti effettivi (56 a testa, più o meno, ma i voti diventeranno circa 50 pro capite, perché alcuni elettori si esprimeranno solo su Sindaco e/o solo sulle Liste). 5 sono i concittadi che si propongono alla carica di Sindaco (3 Uomini/2 Donne) e si divideranno sempre gli stessi votanti, circa 3.400 a testa, di media. Ogni Candidato Consigliere ha 303 concorrenti in giro, i Candidati-Sindaco solo 4 (più facile risultare graditi).

Doppia preferenza

Potete votare la Lista ed un Consigliere Comunale, anche due, se il secondo fa parte della stessa Lista ed è opposto di genere (uomo/donna).

Voto disgiunto al Sindaco

Potete votare, sulla stessa scheda, un Sindaco diverso da quello sostenuto dalla persona o dalle due persone che decidete di scegliere quali Consiglieri Comunali.

Preferenze

Il voto al Consigliere è un voto al parente, all’amico o al collega, etc. (tante le richieste, spesso anche seriali e asfissianti). Se scrivete solo la preferenza, senza “crociare” altro nella scheda, il voto va automaticamente alla Lista di appartenenza (ma vale sempre uno, anche in caso di doppia preferenza, di genere) e al candidato Sindaco collegato.

Effetti sul leader

Tendenzialmente, ma solo tendenzialmente, la preferenza al Consigliere Comunale trascina con se, per inerzia più che per coerenza, anche il voto al Sindaco collegato.

Scelta autonoma e decisiva

Per coloro che invece lo esercitano convintamente e magari anche separatamente, il voto al Sindaco sarà (già al primo, ma poi soprattutto al ballottaggio) il voto più libero e impersonale, il meno influenzato e influenzabile.

Voto al Sindaco

Guarda, contemporaneamente, la figura del Sindaco, la complessiva proposta (per chi la sa leggere), il profilo politico e partitico (palesato o travisato da civico), unitamente all’insieme delle persone intorno e alla coesione di squadra (che avrà un’incidenza soprattutto nel dopo elezioni).

Turno di ballottaggio

Per vincere al primo turno occorrerebbero circa 8.501 voti favorevoli, ipotesi che realisticamente sembrerebbe esclusa per tutti i concorrenti, quanto all’imminente turno elettorale. Al secondo turno accedono i due candidati Sindaco più votati (e ci saranno schede votate con il solo Sindaco, senza croce su una Lista e senza preferenze). Non comanda quindi né il totale delle preferenze ottenute dai Consiglieri Comunali né il totale (sempre superiore) dei voti ottenuti dalle Liste collegate. Comandano sempre i consensi al Sindaco, che – a causa del voto disgiunto – possono essere, al primo turno, maggiori, ma anche minori, rispetto al totale dei voti conseguiti dalle proprie Liste. Solo loro determinano la vittoria o la sconfitta di tutto uno schieramento alle elezioni comunali, il piazzamento utile al primo turno (tra i primi due), così come l’esito finale al ballottaggio. I votanti nel turno di ballottaggio tendono solitamente a ridursi di circa 2.000 unità. Vincerà quindi, presumibilmente, chi supererà 7.500 voti circa, conseguendo così la carica di Sindaco.

Seggi e anatra zoppa

Alle Liste collegate al Sindaco eletto al ballottaggio spetteranno 10 Consiglieri Comunali su 16: il così detto premio di maggioranza. Potrebbe però verificarsi la così detta anatra zoppa (il Sindaco eletto non ha la maggioranza dei Consiglieri Comunali) se uno tra i raggruppamenti dei Candidati Sindaco sconfitti (con eventuali apparentamenti al secondo turno) avesse comunque superato, al primo turno, il 50% dei voti validi. I restanti seggi verranno divisi proporzionalmente (con il metodo D’Hondt) tra tutte le Liste collegate ai 4 candidati Sindaco sconfitti e questi ultimi, se la propria coalizione avrà diritto ad almeno un consigliere, saranno i primi a entrare in Consiglio Comunale in quota di minoranza. Anche il Sindaco è componente e vota in Consiglio Comunale, le cui sedute vengono però dirette da un proprio Presidente, eletto da tutti i membri e scelto tra i soli Consiglieri.

Assessori

5 sono poi gli Assessori nominati dal Sindaco (uno anche con funzioni vicarie di Vice Sindaco); insieme a lui formano la Giunta Comunale (organo esecutivo, che si riunisce molto più spesso del Consiglio Comunale, organo di indirizzo e controllo). Gli Assessori possono anche essere degli esterni, che non hanno affatto partecipato alla competizione elettorale. Non si può essere contemporaneamente Assessore e Consigliere Comunale; l’incompatibilità può essere facilmente superata con le dimissioni dalla carica elettiva. Gli Assessori possono essere revocati in ogni momento dal Sindaco, senza particolari motivazioni; presenti in Consiglio Comunale, possono intervenire solo su argomenti di loro pertinenza.

Consiglieri Comunali

I Consiglieri Comunali sono invece inamovibili e sono gli unici, insieme al Sindaco, a poter intervenire nella seduta pubblica di Consiglio Comunale, su qualsiasi argomento trattato.

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