Anche per il 2025 l’Estate Sorana potrà contare sul massimo finanziamento possibile da parte della Regione Lazio. Un riconoscimento importante che premia il lavoro di squadra dell’amministrazione comunale e delle numerose associazioni cittadine, pronte ad animare la città da giugno a settembre con un ricco calendario di eventi.
Un’estate di cultura, musica e tradizione
Il programma prevede spettacoli teatrali, serate di musica e ballo, cinema all’aperto, gastronomia e tradizioni locali, con un’attenzione particolare a tutte le fasce d’età: dai bambini alle famiglie, dai giovani agli anziani. Un’offerta culturale ampia e coinvolgente che punta a fare di Sora un punto di riferimento per l’intera provincia.
L’approccio seguito dall’Amministrazione, guidata dal sindaco Luca Di Stefano e dalla vicesindaca Maria Paola Gemmiti, punta alla collaborazione costante con le realtà associative del territorio, creando un legame virtuoso tra cultura, sociale, turismo e identità locale.
Le location: il cuore storico della città come palcoscenico
Gli eventi si terranno nelle piazze più rappresentative della città: piazza Santa Restituta, piazza Indipendenza, il corso Volsci e piazza Mayer Ross. Non mancheranno appuntamenti in angoli suggestivi e meno noti, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, monumentale, architettonico e naturalistico di Sora.
Il commento della vicesindaca Gemmiti
«L’“Estate Sorana” è ormai un brand, uno dei pilastri della nostra azione amministrativa», ha dichiarato con soddisfazione Maria Paola Gemmiti, vicesindaca con delega alla Cultura. «Ringraziamo i dipendenti di tutti i settori del Comune, l’instancabile Ufficio Cultura e la dirigente Valeria Nichilò per la sinergia creata con l’assessorato. Un grazie particolare va anche alla Regione Lazio, che ha riconosciuto il valore del nostro progetto con un finanziamento di 30.000 euro, e alle associazioni che collaboreranno alla realizzazione degli eventi. Il nostro impegno per la programmazione e l’ascolto del territorio è costante».
«Questa è la visione di città che vogliamo: una comunità partecipe e protagonista, che vive e ama il proprio territorio. I cittadini hanno intuito il cambiamento e imparato ad apprezzare le nostre proposte. Sora è tornata ad essere un punto di riferimento culturale per le tre valli e per tutta la provincia. Questo risultato ci sprona a fare sempre meglio».