Prima di fare il suo ultimo viaggio, Piera Franchini decise di raccontare la sua storia all’Associazione Luca Coscioni. Il suo fu tra i primi volti di persone che, in piena consapevolezza e lucidità, hanno deciso in Italia di raccontare la propria storia rompendo il tabù italiano sul fine vita.
«Piera era devastata da una malattia al fegato – ha spiegato Marco Cappato – le immagini del video sono del 27 ottobre 2012. Il giorno dopo l’ho accompagnata in Svizzera, in un paesino vicino Zurigo. Lei ha dato la sua disponibilità per lo spot e il giorno dopo eravamo in clinica per la prima visita. Ce ne è stata una seconda ed è stato dato l’ok. Ma Piera, da poco operata di trachea, ha chiesto di non ingerire il liquido previsto dalla clinica e ha preferito un’endovena. Dopo un consulto di qualche ora, si è deciso di dare un nuovo appuntamento a Piera, che è tornata in Svizzera autonomamente a novembre per ricevere l’eutanasia».