«Era un appuntamento che aspettavamo e preparavamo da tempo. La candidatura al consiglio comunale sembrava la naturale foce del fiume di sano impegno profuso in questi anni, per fare da megafono alla voce dei miei coetanei, che da troppo tempo vivono una città che non parla più la nostra lingua.
Ma non ero da solo: attorno alla candidatura del centrodestra a sostegno del dott. Ruggeri si era stretto lo spontaneo entusiasmo di tanti ragazzi, fra cui i fratelli che da sempre mi accompagnano nel cammino di vita e di impegno politico, che condividono con me valori e battaglie indipendentemente dall’amicizia personale.
Come più volte avete avuto modo di vedere, ci siamo messi in moto con largo anticipo, sentendo in questa sfida l’amore che proviamo per la città che rappresenta le radici di ciò che siamo, specialmente oggi che siamo costretti a allontanarci negli studi.
Vedendo questo video, che era già pronto da 10 giorni, mentre il progetto in cui noi credevamo crollava poco prima di partire ufficialmente, sentivamo che insieme ad esso crollava anche il nostro entusiasmo, necessario per intraprendere una sfida che, per chi come noi crede nella politica delle idee e non dell’opportunismo, non può essere fatta mentendo prima di tutto a se stessi, piegandosi al tradimento.
Per noi la parola data ha un valore. Non potevamo tornare indietro, cambiare in corso d’opera, terminare non in linea da dove avevamo iniziato. Da oggi c’è un nuovo punto di partenza. Noi ci saremo più di quanto già ci siamo stati finora. A Luca Di Stefano e alla sua squadra va l’augurio di dimostrare che l’essere giovani non è solo uno slogan, ma che le nostre generazioni meritano di mostrare le proprie capacità e il loro valore.
Un ringraziamento doveroso va a Marco Gemmiti che con il suo talento ha tradotto nella sua arte esattamente il messaggio che volevamo lanciare (e ne avreste visti molti altri!), ma soprattutto a tutte le persone che preventivamente ci avevano mostrato stima e supporto. Con questo stesso spirito ci troverete sempre dalla parte di Sora e della nostra Italia».
