Dopo un dovuto riserbo, il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, Ennio De Vellis, è intervenuto sulla vicenda che ha visto coinvolto un docente della stessa Istituzione.
“Ospitiamo ogni anno decine di studenti cinesi, insieme a ragazzi provenienti da tanti altri Paesi, che vengono a Frosinone per l’ottimo livello di preparazione garantito dalla nostra Accademia. Per tutti noi, come per la città, ospitarli è una gioia ed un vanto. Nessuno dei nostri studenti, qui in Accademia, ha mai dovuto subire, né in passato né in questi giorni, la ben che minima aggressione, fisica o verbale, a causa della sua nazionalità, colore della pelle o sensibilità religiosa. Viceversa, animano e arricchiscono culturalmente la nostra città e sono certo che porteranno sempre con loro un magnifico ricordo di Frosinone”.
La notizia di una presunta aggressione di cui sarebbero rimaste vittime alcuni studenti cinesi – si legge nella nota dell’Accademia – era stata resa nota nella giornata di lunedì 3 febbraio da un docente dell’Accademia, in una sua intervista ad un sito di informazione locale. Notizia poi rivelatasi infondata dopo le indagini effettuate dalla Questura di Frosinone.
Il docente, mentre faceva appello ad una maggiore sensibilità di tutti nei confronti dei ragazzi stranieri, in particolare cinesi, si è lasciato andare a dichiarazioni sulla base di riflessioni ascoltate da una collega che a sua volta le avrebbe sentite da alcuni studenti. Dichiarazioni – conclude l’Accademia – rilasciate in buona fede ma a titolo personale. Resta ferma l’inopportunità di quanto dichiarato incautamente dal docente.
