Vorrei sinceramente tanto poter incontrare di persona quei “giovani” che divelgono le fioriere appene messe sui ponti del Liri per buttarle nel fiume stesso; che imbrattano le mura di chiese e monumenti secolari della città; che usano le vie e i marciapiedi cittadini come bagni pubblici. Vorrei sinceramente capire che cosa riflulla nei loro cervelli, che tipo di godimento raggiungono nel porre in essere questi atti vandalici, quale messaggio voglio lanciare e soprattutto a chi. Sono pronto seriamente ad un confronto semplicemente per “capire” …
Giacomo Iula