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Gioco pubblico, battaglia contro evasione e mercato illegale

Tra le province coinvolte, oltre a Roma, Milano, Torino, Foggia, Catanzaro, Salerno, Treviso e Sassari, c’è anche quella di Frosinone.

Redazione Sora24
Redazione

Il settore del gambling pubblico, nonostante la costante crescita degli ultimi anni, è ancora alle prese con due pesanti minacce: quella dell’evasione fiscale e del gioco illegale.

Più di una sala giochi su due sarebbero a rischio evasione fiscale. Il 57,1% delle sale giochi corrono questo rischio e non raggiungono un indice di affidabilità fiscale pari o superiore ad 8, al quale corrisponde una premialità.

Come si legge su Gamingreport.it, che lo scorso 15 giugno ha pubblicato uno speciale sul gioco d’azzardo nel nostro paese, ad oggi in Italia ci sono quasi 3 mila sale giochi, che vantano un reddito medio d’impresa di circa 63.000 euro. A rappresentare un rischio per quanto riguarda l’evasione fiscale non sono solo le sale gioco, ma anche negozi come lavanderie, noleggi auto, impianti sportivi e ristoranti, con un rischio che ha tassi superiori al 70% e vicini all’80%. Dati questi che devono invitare quanto meno a una riflessione, se non direttamente a una vasta opera di riforma del gioco d’azzardo, parzialmente messa in atto quest’anno dall’esecutivo al Governo ma reputata ancora insufficiente da aziende e associazioni di categoria.

Altra ombra sull’orizzonte di sviluppo e crescita del gambling italiano è quella del gioco illegale. Secondo le ultime stime, riportata da La Repubblica nella sua sezione finanza, la filiera del mercato nero ha raccolto quasi 2 miliardi di euro di giocate, un flusso ingente che viene sottratto al settore pubblico e controllato dallo Stato, con una perdita importante anche per le casse erariali. “Contrasto all’illegalità, lo sviluppo della consapevolezza dei giocatori e la stabilità del quadro normativo sono le aeree su cui intervenire – ha spiegato Alberto Pozzolo, Osservatorio Mercati Regolati, Luiss Business School, tra i curatori del rapporto ‘Sostenibilità, Responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia’ – Le azioni necessarie, però, richiedono programmazione e investimenti in capitale fisico e umano”.

Investimenti che includono interventi di collaborazione e sinergia con le forze dell’ordine e con le autorità competenti, come le attività di controllo messe in atto a fine 2023 dal Copregi, il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale. Tra le province coinvolte, oltre a Roma, Milano, Torino, Foggia, Catanzaro, Salerno, Treviso e Sassari, c’è anche quella di Frosinone, con interventi a cura della Guardia di Finanze. Sono 23, in tutto, le province oggetto delle operazioni che hanno coinvolto vari punti di raccolta scommesse, sale VLT, esercizi con AWP e concessionari di gioco a distanza. Questi, nel dettaglio, i numeri dell’intervento: 580 controlli, 15 punti non autorizzati di raccolta scommesse, 88 apparecchi AWP irregolari e 21 totem per connessioni a siti di gioco illegali. Inoltre, sono state irrogate 173 sanzioni amministrative per un totale di 12 milioni e 178 mila euro e 42 persone sono state deferite per reati di raccolta illecita di scommesse sportive.

La collaborazione tra Agenzia delle Dogane e Forze dell’Ordine continua a essere uno strumento importantissimo per la prevenzione e il contrasto del gioco illegale. È qui, insomma, che si deve investire per rendere il gambling sempre più sostenibile.