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Gioco

Gli ultimi dati sul gioco Ciociaria: numeri, curiosità e riflessioni

Il capoluogo Frosinone guida la classifica territoriale con una spesa totale di poco più di 130 milioni di euro, seguito da Cassino con 115 milioni. Poi, Sora, Alatri, Ceccano, Ferentino e Anagni.

Redazione Sora24
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Il 2022 è stato un anno significativo per il gioco in tutta Italia e non fa eccezione l’area ciociara, che ha fatto segnare un netto aumento della partecipazione popolare. I residenti hanno infatti speso circa 1,162 miliardi di euro, numeri rivelati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che catturano l’entità della spesa totale collocando l’intera regione Lazio sul podio delle più attive in campo ludico.

La crescita dell’industria ludica online

Stando a quanto riportato nel report, nel corso del 2022 l’industria del gioco ha conosciuto una notevole crescita, sospinta in particolare dal settore online, che ha sorpassato la soglia dei 73 miliardi di euro, consolidando il suo predominio e raddoppiando i risultati ottenuti nel 2019. Nei primi sette mesi del 2023, peraltro, si è già registrato un ulteriore incremento del 10%, valore che prospetta il superamento degli 80 miliardi di euro entro la fine dell’anno, esclusivamente nel contesto online.

Per quanto riguarda il Lazio, poi, in termini numerici si contano 401 conti gioco attivi ogni 1.000 abitanti compresi tra i 18 e i 74 anni, dati che evidenziano un aumento significativo della partecipazione al gioco online nella regione, sottolineando l’importante ruolo che questa modalità di intrattenimento ha assunto nella vita quotidiana dei residenti nel Lazio.

La spesa in giochi a livello comunale

Se il Lazio si posiziona subito dietro a Lombardia e Campania come regione con i maggiori livelli di spesa nell’ambito del gioco, parte del merito va sicuramente anche all’area della Ciociaria, che ha fatto segnare numeri importanti per ciò che riguarda la partecipazione alle diverse forme di svago.

Il capoluogo Frosinone guida la classifica territoriale con una spesa totale di poco più di 130 milioni di euro, seguito da Cassino con 115 milioni. Sora, Alatri, Ceccano, Ferentino e Anagni completano la lista dei principali contribuenti in zona, rappresentando circa il 48% della spesa complessiva in provincia.

Tuttavia, la distribuzione della spesa non segue unicamente la dimensione dei comuni. Veroli, per esempio, nonostante il suo piccolo territorio, ha speso 45 milioni, mentre Monte San Giovanni Campano e Isola del Liri si attestano a poco più di 31 milioni. In cima alla lista di spesa più bassa ci sono invece Acquafondata (67.801 euro), Terelle (133.532 euro), Viticuso (327.519 euro), Falvaterra (339.750 euro) e Settefrati (370.874 euro).

Il dato di spesa pro capite

A livello pro capite, ogni residente della provincia frusinate ha speso in media 2.483,69 euro nel corso dell’anno. Tuttavia, questa cifra varia notevolmente da comune a comune. San Vittore del Lazio, per esempio, stabilisce un record di ben 9.981 euro per residente, seguito da Atina con 5.711 euro. Centri più grandi e popolosi come Frosinone, Cassino e Sora si fermano invece rispettivamente a 2.999, 3.264 e 3,111 euro pro capite.

Tra i centri in cui, invece, i cittadini hanno mostrato maggiore moderazione nella spesa per il gioco, spiccano Santopadre con appena 99 euro di spesa media, seguito da Acquafondata con 259 euro e Supino con 440 euro.

Riflessioni sulla tendenza di spesa

I dati emersi dall’ultima analisi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sollevano importanti riflessioni sulla tendenza della spesa per il gioco a livello nazionale e locale. Se è vero, per esempio, che i centri più grandi contribuiscono in modo significativo alla spesa totale, è ancora più interessante notare come le comunità più piccole possano superare la media provinciale pro capite, mostrandosi al pari, se non più attive, dei centri più importanti.

Il trend pone in evidenza la crescente varietà delle abitudini di gioco, legata anche allo sviluppo tecnologico di questi anni, che ha portato svaghi tradizionali come i giochi di casino e il poker a diventare facilmente accessibili grazie a piattaforme online che offrono l’opportunità di partecipare a tornei ed eventi, ma anche di confrontarsi in vivaci community e apprendere le diverse strategie di gioco. Questo importante cambiamento ha permesso, infatti, anche a chi vive in piccoli centri e zone più remote di accedere facilmente ai passatempi utilizzando un PC o un dispositivo mobile connessi a internet: non è un caso, dunque, che la Ciociaria abbia destinato al solo online oltre 600 milioni di euro.

La significativa spesa da parte dei centri più piccoli potrebbe essere inoltre legata ad altri fattori socio-economici e culturali specifici, pertanto risulta fondamentale considerare questi dati non solo come numeri astratti, ma anche come uno specchio delle dinamiche sociali e dei comportamenti nella regione.

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