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EVENTI E CULTURA

Grandissimo successo per “Le Voci del Cuore” a San Domenico

Rodolfo Damiani racconta tutti i particolari dell'ennesima emozionante serata regalata ai presenti dalla formazione diretta da Manuela Abballe.

Redazione Sora24
Redazione

Da tempo , anche se abbiamo l’impressione che sia da sempre, è simpatica tradizione che l’apertura del Natale a Sora abbia la sua prefazione culturale e dotttrinale con l’esibizione del Coro “LE VOCI DEL CUORE”. Vorremmo sottolineare con ammirato affetto la storia di questa compagnia artistica e la sua ricerca fino agli approdi prestigiosi del Canto Gregoriano e del Gospel.

L’attività musicale del Coro all’inizio è nata per accompagnare celebrazioni liturgiche nell’Abbazia di San Domenico. Il numero degli aspiranti partecipanti, con richieste anche da persone adulte, crebbe sull’onda della simpatia suscitata così dal 1998 si è costituito il CORO POLIFONICO S. DOMENICO e nel 2004 l’associazione “LE VOCI DEL CUORE” Coro Polifonico S. Domenico. Con tale nome il Coro si è esibito in numerosi concerti il cui successo dura ancora oggi.

Il Coro Polifonico è composto da circa 65 voci e si avvale anche di un gruppo orchestrale di numerosi elementi. E’ diretto dal M° Manuela Abballe e preparato in collaborazione con il M° Alberto Petricca ed Emilio Cancelli. L’associazione cura anche il coro di voci bianche. L’Associazione ha collaborato e collabora con istituzioni pubbliche e private di prestigio in diverse manifestazioni e rassegne.

Tutte le volte che si è esibito il Coro ha avuto lusinghieri successi, e su questi allori ha , attraverso lo studio e l’applicazione, continuato a trionfare in grandi eventi. Nella sua ricerca artistica e culturale il Coro ha seguito nel 2005-2006 un corso di canto Gregoriano tenuto dal M° Don Ildebrando monaco cistercense dell’Abbazia di Casamari , ha curato la pronuncia gospel con la guida del M° Gianni Blasi , ha partecipato a seminari Gospel e Jazz potendosi quindi confrontare con altre realtà musicali a livello nazionale ed internazionale , si è esibito in diretta televisiva su Mediaset e ha registrato 2 cd.

Da questa felice intuizione nasce un triade funzionale Classico Leggero Gospel , che ha imposto le qualità degli artisti in tutte le esibizioni. L’intento dei coordinatori, con lo studio di generi diversi è quello di avvicinare alla musica persone di diverse età e culture, con il prestigioso obiettivo di approfondire ed ampliare gli orizzonti musicali della collettività.

Quest’anno sotto le volte dell’Abbazia di San Domenico, metafora della Grotta di Betlemme, Manuela Abballe, Alberto Petricca ed Emilio Cancelli ci hanno offerto come dono una esibizione fantasiosa e preziosa allo stesso tempo , l’amore evangelico esemplificato, una lezione teorico pratica dei generi che fanno della musica la materializzazione scenica del teatro Aristotelico con la contemporaneità di spazio ,tempo e azione. Gli appartenenti al coro hanno un imperativo “progredire” , e questa ansia di miglioramento , che non è solo tecnica, è favorita grazie al g miracolo della musica, capace “…di saper unire più persone di lingua, religione, etnie e ceti sociali diversi nell’unico intento di trasmettere un messaggio di pace e amore”.

Questa sera Manuela ha pienamente raggiunto l’obiettivo contenuto nell’enunciazione precedente. COMPLIMENTI MANUELA!
Nessuno lo ha detto ma io credo che tutti uscendo fossero convinti di sentirsi migliori. Di aver partecipato idealmente alla domanda contenuta nella Natività “C’È POSTO PER NOI PELLEGRINI” e di aver dato la risposta che Cristo voleva “PER TUTTI C’È UN POSTO” Non si poteva onorare meglio l’apertura delle celebrazioni del Natale di quanto è stato fatto con l’ACCOGLIENZA di quei Fratelli in cui non sempre, purtroppo nel nostro egoismo, riconosciamo CRISTO.

Detto questo credo che tutto il resto sia ovvio , la minuziosa scelta dei testi nel loro significato edificante ,le due orchestre, i cui accompagnamenti strumentali sono stati adeguati agli arrangiamenti e impeccabili nei tempi di esecuzione, i tre cori,eccellenti nei diversi generi , entusiasti nella partecipazione , appropriati allo spirito dei testi. Quindici partiture che hanno dato la misura dei miglioramenti e l’evoluzione delle singole voci in rapporto ai generi e poi l’EUREKA della serata, Il CORO DEI MIGRANTI, dietro la cui integrazione si percepisce il lavoro,il sacrificio, la passione e una sorte di tensione religiosa , perché i buoni principi del Natale non siano solo parole al vento.

Tutti bravi , un corpo unico , un gruppo coeso , uno strumento prezioso nelle mani di un artista che non cessa mai di stupirci. Grande il brano a Cappella e come è costume poderoso nell’entusiasmo il finale. Basilica stracolma , pubblico attento e competente, fra le autorità in rappresentanza della Provincia l’assessore Massimiliano Quadrini e il Direttore Patrizi, il Presidente Unione dei Comuni del Lacerno e del Fibreno, i sindaci di Arpino, Isola, Sora, Castelliri, il dott. D’Ambrosio, dirigente del distretto sanitario, per le Autorità militari i Comandante della Compagnia CC Cap. Iacovacci Valentino, le Associazioni d’Arma, Aeronautica e Carabinieri, per le autorità religiose, i Monaci dell’Abbazia di S.Domenico che ci permettono tutti gli anni di iniziare il Natale in armonia e graditissimo ci ha gratificato con la sua presenza il Vicario del Vescovo, Mons. Lecce. Sembrerò ripetivo, ma anche stasera chiudo con una citazione molto significativa. Afferma Mogol: «IL CANTO CHE NON EMOZIONA E’ UN ESERCIZIO ACROBATICO DELLE CORDE VOCALI» Non è stato il caso di questa sera e del Coro LE VOCI DEL CUORE.

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